L'UOMO SENZA SONNO regia di Brad Anderson

Requiem     6 / 10  21/11/2004 10:05:00 » Rispondi
Un film particolare.... sono andato a vederlo sopratutto attrattatto dai molti giudizi positivi e dal nome del regista, Brad Anderson, autore precedentemente di un bell'horror, l'inquietante "Session 9.

Il film è girato bene dal punto di vista tecnico. E' una pellicola capace di trasmetterti un senso di ansia e di paranoia per tutta la durata della visione , che sono poi le stesse sensazioni che vive il suo protagonista.
Anderson è un regista abilissimo, attento ai paricolari, alle scenografie e alle luci. La fotografia, che predilige colori tetri, cupi, al limite del bianco e nero è un valido supporto.

Le ispirazioni secondo me sono molteplici. Mi paiono evidenti influenze da Hitchcock, con la creazione di un'atmosfera avvolta nel mistero e piena di Suspance (sopratutto nell'utilizzo delle musiche), oltre a vari richiami a ROman Polanski.
Ma non solo.
Anderson fa un film molto simile al "Memento" di Nolan.
Ci sono vari rimandi (i bigliettini ad esempio), e spesso le stesse soluzioni narrative.
Nolan in "memento" raccontava la storia di un uomo con un particolare problema, e attraverso la scomposizione temporale, tentava di trasmettere allo spettatore le stesse sensazioni che viveva il protagonista. Il rimando a "memento" risulta ancora più evidente se si considera il successivo film di Nolan, in cui il protagonista (Pacino) aveva lo stesso problema di quello di "l'uomo senza sonno". Con quel film, "Insomnia" , Nolan aveva tentato, seppur in maniera lineare, (e non riuscendoci per niente), di fare un film molto simile al precedente, con soluzioni molto simili ( anche il quel caso un protagonista con un particolare problema che vive delle sensazioni particolari, causate da questa disfunzione).

Oltre a Nolan mi sono parse abbastanza evidenti altre ispirazioni, sopratutto da David Cronenberg. "Spider", il suo ultimo film, raccontava una storia simile, e il suo protagonista, era - diciamo così - un personaggio tutto particolare. Echi comuqne da altri film del regista canadese ce ne sono parecchi, ad esempio "Il pasto nudo" ( e tra l'altro nel cast vi è anche un sempre bravissimo Michael Ironside, protagonista anni fa di "Scanners").

Nonostante tutto questo film non mi ha convinto . Dal punto di vista tecnico è buono, svolge bene il suo dovere , ti trasmette una forte ansia dall'inizio alla fine, e alcune sequenze sono buone, come quella nel tunnel dell'orrore che richiama a mio avviso un film particolare (secondo me da vedere), intitolato "Moebius". E' un piccolo gioiello proveniente dal sud America.

Ma se il regista è un buon direttore, la storia raccontata secondo me lascia a desiderare. La sceneggiatura soffre in alcuni punti di grossi buchi, e sopratutto ci racconta una storia prevedibilissima, e già vista mille volte, che si trascina verso un finale scontatissimo.
Se Nolan in "memento" era abilissimo a raccontare la solita storia in una maniera tutta particolare, ben lontana dalla linearità e con un'idea di base a dir poco geniale, qui invece si procede fin troppo linearmente con una storia già vista mille volte e un finale prevedibile.

Insomma l'abilità del regista è al servizio di una storia che sa molto di Deja Vu, con soluzioni narrative ben note.
E, se registi come SHyamalan (o altri) sono stati molto abili in passato di colpirci con dei finali a sopresa, che andassero almeno a coprire le carenze delle storie raccontate, qui Anderson si trascina verso un finale che è comprensibile già dopo un quarto d'ora di visione e non colpisce per nulla.

Gli do un 6, sopratutto grazie alla performance di un bravissimo Christian Bale, che tra l'altro ha dovuto cambiare completamente il suo corpo , dimagrendo fino a pesare 45 kili.
Una cosa davvero impressionante, anche peggio della ragazza di "primo amore" di Garrone.