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BLOOD NIGHT: THE LEGEND OF MARY HATCHET regia di Frank Sabatella

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Cannibal Bunny     5 / 10  26/09/2010 23:31:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Slaherino low budget più di quanto mi aspettassi. Il film parte in quarta, con una bambina che uccide mamma e papà, accompagnata da una discreta fotografia a metà strada tra il thriller anni '70 e il classico slasher anni '80.
La ritroviamo anni dopo in manicomio, nuda come mamma l'ha fatta (e così comparirà per tutto il film, probabilmente l'unica nota positiva), dove viene stuprata da un'infermiere.
Lei è incinta. La fanno partorire, la sedano, le dicono che la bambina non è sopravvissuta. Magicamente esce dalla stanza e comincia ad uccidere tutti gli insiervienti per poi uscire ed essere uccisa dalla polizia.
20 anni dopo. E' la Blood Night, festa in suo "onore". I soliti idioti vanno a disturbarla al cimitero e da lì a poco cominciano a verificarsi strani eventi paranormali, tipo una porta che viene scardinata, dal vento, ipotizza una delle ragazze presenti in casa. Questo infatti è il secondo punto debole della pellicola; le reazioni dei protagonisti, ad esempio quando Bill Moseley vede il fantasma (una donna nuda, bianca e un tantino putrefatta) una volta entrato nel manicomio abbandonato e le dice: ehi tu, dove stai andando?
Sono pochi i momenti di tensione e la noia regna sovrana, complici degli omicidi banali, ragazzi idioti che parlano di cose idiote per allungare il brodo, una fotografia inesistente (c'è solo all'inizio), e una storia fin troppo telefonata, nonostante lo spunto iniziale che lascia presagire elementi sovrannaturali che di sicuro avrebbero portato una ventata di freschezza.