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RASHOMON regia di Akira Kurosawa

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ilSimo81     5 / 10  05/02/2012 12:24:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In molte classifiche, "Rashomon" è giudicato tra i migliori film orientali di sempre. Avevo quindi un'enorme curiosità di capirne i motivi.
Con occhio da appassionato, ma non certo da esperto, ho visto abbastanza film orientali da comprendere e accettare l'uso del tempo che si fa in quel cinema. Un uso totalmente diverso da quello che se ne fa in Europa o in America. A volte il risultato mi piace, altre volte purtroppo mi annoia.

"Rashomon" è metafora di grandissime riflessioni umane. Tutti i personaggi sono protagonisti e testimoni di uno specifico evento, eppure ogni racconto è diverso dall'altro. Questa Babele insegna che, quando ci sono mille verità, allora non ce n'è nessuna. Una situazione di pessimismo universale, che si riflette negli occhi tristi, a tratti terrorizzati, del bonzo: "Gli uomini sono un mistero per i loro simili".
Il ricordo e la riproduzione della realtà sono necessariamente e profondamente modificabili a seconda del protagonista, del suo vissuto e del suo interesse: e questo è assolutamente attuale.
"E' la prima volta che sento un fatto come questo... ed è terribile... perché uccide la fiducia negli uomini". Il finale lascerà poi aperto un interrogativo a cui ognuno (tanto per cambiare) risponderà diversamente: ci può essere speranza?

Merita un cenno un confronto dialettico molto interessante tra il samurai e la moglie appena violentata. L'uomo esprime la considerazione, prettamente e storicamente nipponica, dell'onore: "Sei appena stata disonorata, perchè non ti uccidi?". E' noto infatti che il suicidio tramite "seppuku" (sventramento) è sempre stato, per il giapponese, il modo supremo di affermare e rivendicare il proprio onore. Di contro, la donna ribatte che due uomini che si contendono una donna farebbero di tutto per averla, persino un combattimento con la spada. Affermazione decisamente moderna, nel suo porsi in netto contrasto con la considerazione che i due uomini (decisamente specchio della mentalità del tempo) hanno mostrato per lei fino a quel momento.

Al film va riconosciuto il merito di accendere profonde riflessioni come queste. Come visione in sé invece non mi ha entusiasmato: l'ho trovato poco convincente nella sua realizzazione, non mi ha appassionato e non mi ha colpito visivamente. Non è uno di quei film che rivedrei volentieri, ecco.
Mi rendo conto di dare un voto molto basso rispetto alla media, ma credo che anche il mio giudizio abbia una sua dignità: d'altra parte è lo stesso "Rashomon" a mostrare che ognuno ha un suo modo di intendere e valutare la realtà, no?