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HEREAFTER regia di Clint Eastwood

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Noodles_     10 / 10  25/01/2011 11:43:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dieci tutta la vita (e anche oltre…)!
Un'emozione continua, dal primo all'ultimo fotogramma, dalla prima all'ultima parola. Sono uscito dal cinema sconvolto, come non ricordo mi fosse MAI capitato prima. Vedo in media quasi un film al giorno, e questo in un colpo solo li ha spazzati via tutti. Lento? Noioso? Soporifero? Questa non è lentezza, questa è intensità. Non è la lentezza vuota, spocchiosa e autocompiaciuta di che so, un Bertolucci (chiedo scusa ai suoi fan, sarà un mio limite, ma non sono mai riuscito a vedere un suo film fino alla fine), questa è una lentezza vibrante, profonda, piena di tensione e umiltà, di chi ha tantissimo da dire, e lo dice come meglio non si potrebbe. Non un film sull'aldilà, ma sui sentimenti di chi sopravvive. Incontri che devono avvenire, ed avvengono, frasi che devono essere dette, e vengono dette (lettere che non ci devono essere lette, e così è…). Tutto con una delicatezza incredibile, con una sapienza nella scelta dei tempi e delle parole, delle situazioni e dei personaggi che mi hanno toccato veramente il cuore. Due ore VOLATE, al termine delle quali mi sono ritrovato esausto, frastornato, profondamente commosso.
E' il secondo dieci che do, e anche se lo sto votando a caldo, non ho il minimo dubbio a riguardo.
Mentre provo una grande tristezza, mista a delusione, nel vedere la media su questo amato sito.


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suspirio  25/01/2011 20:39:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ad un certo punto arriva un individuo che la pensa esattamente come me. Il film non è assolutamente noioso e arrivo anche a dire che è il + bello che ho visto negli ultimi 7, 8 anni.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  25/01/2011 20:47:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido totalmente, ragazzi (anche se i 10 vanno dati solo ai Classici con la "C" maiuscola!!). Bellissimo lo spoiler!!!
Noodles_  26/01/2011 00:55:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie a tutti e 2, mi fa piacere un po' di appoggio, così, tanto per non sentirmi l'unico sensibilone! :) Figuratevi che oggi, in preda ad una fame nera di sequenze ho cercato un po' in rete ma non ho trovato altro che il trailer, e anche riguardando il TRAILER provavo le stesse forti emozioni che al cinema...
Tra l'altro Luke, senza nulla togliere a suspirio, che ancora non conosco, tu sei uno dei 6 o 7 utenti che stimo di più, quindi il tuo intervento mi fa ancora più piacere. Ogni tanto mi rileggo lo spoiler, e rido...(mi faccio ridere da solo!)
Per quanto riguarda i 10 invece, fino a ieri la pensavo più o meno come te, infatti per ora gli unici altri 10 sicuri che ho in mente sono per Arancia Meccanica e l'utimo di Leone, quando troverò l'ispirazione per commentarli. Ma questo secondo me è un film perfettto, senza sbavature, e mi ha talmente devastato che secondo me 10 lo merita tutto. Poi col tempo si vedrà se diventerà o meno un Classico (con la C maiuscola).
Niko.g  26/01/2011 10:54:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami, ma puoi spiegarmi cosa c'entra la sensibilità? Io mi ritengo una persona sensibile e questo film lo ritengo insignificante.
Metto subito in chiaro che non voglio parlare di gusti (non avrebbe senso) ma di cose oggettive. Parli della lentezza di questo film definendola vibrante e piena di tensione (!) Puoi spiegarmi per favore dov'è che c'è tensione in questo film e soprattutto qual è il suo sviluppo?
Ognuno di noi ha perso qualche persona cara nella vita, ma non credo che un film debba essere commentato per le emozioni soggettive legate ad esperienze pregresse suscitate dalla visione. Non sarebbe un commento oggettivo altrimenti.
Qui, caro mio, lo sviluppo narrativo è ridotto all'osso e piatto oltre ogni limite. Inoltre, il patetico finale (nel contesto di una volgare presenza di loghi) ti dovrebbe far pensare che l'obilettivo è la pubblicità dei testi sull'argomento (grandissimo business in tutto il mondo): un vero e proprio spot New Age con ammiccamento penoso e cerchiobottista alla religione cattolica e musulmana! E tu hai dato 10 a quello che dovrebbe essere un capolavoro della storia del cinema e ti meravigli pure della media.
Noodles_  26/01/2011 11:40:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Niko la tua più che una richiesta di spiegazioni mi sembra una domanda retorica, del tipo "com'è possibile che tu abbia dato un voto alto a un film che io ritengo insignificante? Come si può ritenere da 10 un film che secondo me è da 4?" O almeno io la percepisco così. E sulla base di questa percezione è impossibile "spiegare". Come posso spiegarti con le parole, con strumenti di tipo intellettivo, razionale, un qualcosa che rientra in una sfera completamente diversa, quella dell'emozioni, del cuore? Non metto certo in dubbio la tua sensibilità, non conoscendoti, ma credo di poter dire che tu abbia semplicemente un tipo di sensibilità diversa, mettiamola così. La lentezza di questo film per me è vibrante, e piena di tensione, ripeto e confermo, ne sono assolutamente convinto, e se la tua sensibilità non è in linea con questi aspetti, non posso farci proprio nulla. I motivi per i quali questo film mi è piaciuto li ho espressi nel mio commento, e non pretendo certo di convincere nessuno a provare le stesse sensazioni: o si provano o non si provano, non si "capiscono". Poi 'sta storia dei loghi (e dello "spot New Age") proprio non la seguo: personalmente ero così impegnato a GODERMI IL FILM che gli unici loghi che ho notato sono quello del BB, e quello di Google, 2 strumenti strautilizzati nella nostra vita quotidiana, che non mi sembra un dramma (opinione personale) se durante l'utilizzo ANCHE nel film non vengono cancellati. E comunque non mi faccio rovinare la goduria dalla presenza dei loghi... Sulla media, mi meraviglio eccome, ma come ho detto nel mio commento non provo rabbia, bensì delusione e tristezza.
La verità è che purtroppo film così noi non ce li meritiamo.
Niko.g  26/01/2011 13:43:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa che io, invece, sono convinto che per come siamo ridotti, ci meritiamo proprio film come questo, dove l'aldilà è a portata di mano: basta un clic su Google alla ricerca di un sensitivo, se possibile più espressivo di Matt Damon.
Noodles_  26/01/2011 13:56:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se l'aldilà è ciò cui dai più importanza in questo film, non mi sorprende il 4...
Niko.g  26/01/2011 15:22:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché non dovrei... è proprio ciò a cui fa riferimento il titolo del film.
Noodles_  26/01/2011 18:58:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè l'aldilà è solo un pretesto per parlare d'altro: dei SENTIMENTI di chi vive, del DOLORE che si prova quando si perde una persona amata, delle DOMANDE che ci si pone nei confronti della morte. Si ipotizza un aldilà, tra l'altro molto delicatamente, in modo laico ed estremamente sobrio, ma non ci si concentra su quello (altri sono i film che lo fanno). La tipa (occhio che spoilerizzo) che lui conosce al corso di cucina, per fare un esempio, sparisce perchè è stata messa di fronte a un trauma del suo passato. E gli spunti di riflessione sono tantissimi, molti dei quali appena accennati, ma appunto con grande intensità. Sta a noi coglierli. E il business dei sensitivi se noti è messo sotto accusa, non celebrato: l'unico vero sensitivo che incontriamo nel film rifiuta questo dono, non lo cavalca. Di tutto si può parlare, tranne che di spot New Age.
Credo che purtroppo le aspettative distorte, per colpa soprattutto del solito odioso trailer fuorviante (ma ancora li guardate???) , abbiano predisposto molte persone nel modo sbagliato verso questo film, e molti si siano quindi apprestate alla visione impreparate.
Noodles_  26/01/2011 19:43:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
* e in molti si siano quindi recati al cinema impreparati. (così va meglio!)
Niko.g  26/01/2011 20:42:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è in prevalenza incentrato sul contatto, ricercato o rifiutato (ha poca importanza, basta che se ne parli), con l’aldilà, questo è evidente. Ammesso, come dici tu, che sia solo un pretesto per parlare dei sentimenti e del dolore di chi resta, io aggiungo: ma è questa la maniera di porli? Ti pare possibile che temi di tale portata si possano affrontare con dialoghi di questo tipo, sterili e superficiali, con slogan che spuntano fuori da Youtube e con suppliche varie per una seduta "spiritica"? I contenuti ci sono, ma non si è fatto nulla per approfondirli seriamente come meritavano e per dare un vero senso compiuto al tutto.
Noodles_  26/01/2011 23:02:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, mi arrendo.
Ognuno resta della sua idea e amici come prima. ;)
Niko.g  26/01/2011 23:11:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma certo figurati... è un film che si presta a critiche opposte, magari il tempo mi darà torto e scoprirò qualcosa che adesso mi sfugge...
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  27/01/2011 12:03:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusate se mi intrometto... come ho già scritto nel mio commento, è un film che si ama o si odia, non ammette vie di mezzo.
Condivido il fatto che sia stato presentato come un film "sull'aldilà" e, addirittura, come un fantasy autoriale d'azione (guardare il trailer per credere): ma in realtà il titolo stesso possiede un'ambiguità semantica che avrebbe dovuto mettere in guardia i cinefili più smaliziati: "Here-After" letteralmente significa "Qui e Dopo". Ma quale dopo? Quello delle visioni perfettissime di George (che però sfuggono sempe, dopo un po') o quelle della giornalista che CREDE di aver visto l'aldilà? Eastwood tratta con fare quasi oggettivo e distaccato questa materia per concentrarsi sul "dopo" terreno, quello dei superstiti. E quel "dopo" è fatto di vuotezze, pensieri che girano in tondo, dialoghi banali. Oppure di incolmabili sensi di colpa e di smarrimento complessivo (se non di voglia di farla finita per raggiungere le persone amate, o così ci si illude). A mio parere Eastwood ha saputo tradurre anche nel ritmo esattamente questo stato d'animo che, capisco, suscita epidermico rifiuto perché rimanda alle peggiori sofferenze che possono colpire una persona. Non è un caso che anche in psicologia si parli di "rielaborazione del lutto" tutte le volte che c'è un evento di traumatica interruzione comunicativa tra due o più persone. Io sono tra gli estimatori di questo film proprio perché ho considerato del tutto secondario (o come dato già per scontato nella sua inconoscibilità) il lato "ultraterreno" mentre mi sono concentrato sul "corpus" della vicenda narrativa che è tutto incentrato sull'aldiqua.
Noodles_  27/01/2011 12:12:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo totalmente.
E sul titolo aggiungerei: HereAfter, non ThereAfter. "qui", e non "là". Già questo dovrebbe far riflettere sulle intenzioni dell'autore su dove concentrare le nostre riflessioni.
Niko.g  27/01/2011 23:18:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il significato della parola "hereafter" è: in seguito, in futuro, in avvenire, nell'aldilà (per estensione, l'altro mondo).
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  29/01/2011 20:21:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'area semantica del termine presenta volutamente delle ambiguità (o sfumature), è su quello che si gioca tutto il film.