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VIVERE - IKIRU regia di Akira Kurosawa

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eizenstein     10 / 10  11/05/2007 22:24:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire! Kurosawa riesce ad affrontare la miseria della condizione umana rendendo evidente lo spreco di tempo che la società impone ai suoi membri, un piaga molto più grave della corruzione (citazione del film). E lo fa con un'analisi psicologica statica e dinamica.
Un capolavoro assoluto di descrizione della degenerazione del genere umano, verso un pericoloso allontanamento dalla condizione naturale!
Negli uffici vediamo un sacco di carta ammassata, impiegati semi-immobili incapaci di qualsiasi slancio creativo e vitale; la morte si sta impossessando piano piano di loro e la staticità è raffigurata dal tempo che passa inutilmente.
Il protagonista è diventato una mummia a causa di questo ambiente, ma, con la terribile scoperta del male che lo affligge, piano piano riscopre la vita e la vita è movimento. Si rende conto che la vita è tutt'altro che far finta di lavorare in ufficio e risparmiare danaro per un figlio ingrato e ciò è scandito dai movimenti della folla in discoteca, dalle danze, dalle passeggiate con la collega. Assistiamo progressivamente alla evoluzione del suo pensiero fino a che scopre come dare un senso alla sua esistenza.
Vedendo "The departed" con Matt Damon finto ragazzo modello ma connivente con la malavita, con atteggiamento identico per tutto il film, mi chiedo come il cinema sia potuto regredire in tal modo: Kurosawa parlava del significato dell'esistenza e lo faceva sfruttando il mezzo cinematografico come meglio non si potrebbe.
Estremamente significativa è la scena in cui Watanabe (ormai condannato a morte) scende le scale del ristorante e subito dopo una ragazza (la vita) le sale festeggiata da tantissimi coetanei che le cantano "Happy Birtday". Ogni gesto e ogni scena sono finalizzati a descrivere la natura umana.
Eccezionale è l'ultima parte, in cui lo spettatore si rende progressivamente conto di ciò che ha fatto Watanabe e di chi veramente era; si hanno flash-back raccontati da molti personaggi e la sua figura da sfumata diviene nitdissima grazie al sommarsi dei vari racconti.
Insomma siamo di fronte ad un eccezionale documento di come si possa rappresentare la realtà con l'arte!

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Dick  15/11/2007 20:17:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Estremamente significativa è la scena in cui Watanabe (ormai condannato a morte) scende le scale del ristorante e subito dopo una ragazza (la vita) le sale festeggiata da tantissimi coetanei che le cantano "Happy Birtday". Ogni gesto e ogni scena sono finalizzati a descrivere la natura umana."

Già!