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I SETTE SAMURAI regia di Akira Kurosawa

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elio91     9½ / 10  04/07/2010 18:53:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Raramente si usa al cinema la parola epico nel senso pieno del suo significato,ebbene con I Sette samurai non ci sono dubbi: un capolavoro magistrale,indimenticabile ed epico,costruito con una maestria invidiabile e che ha influenzato tutto il cinema a seguire.
La cosa straordinaria che questo lavoro di Kurosawa trasmette è un magnetismo che non ti permette di smettere di guardarlo, e in un film della durata di 3 ore e dieci è una cosa rarissima che ti possono dare solo i film veramente speciali.
La lunga durata (della versione integrale) è suddivisa in maniera perfetta,con sezioni che potrebbero essere un film a parte. Si parte da un prologo alla ricerca dei samurai,ognuno tratteggiato in maniera essenziale eppure completa. Certamente anche grazie alle prove recitative degli attori,ogni samurai occupa un posto speciale nella mente dello spettatore che li riconosce subito per le loro caratteristiche individuali e le loro personalità,anche se probabilmente quelli veramente indimenticabili rimangono il maestro Shimada e Kikuchiyo,entrambi interpretati da due vecchie conoscenze del regista,Shimada è Shimura (Ikiru-Vivere ma anche L'angelo ubriaco e altri) e Kikuchiyo è Mifune,forse il miglior attore della storia del cinema nipponico e tra i migliori di sempre. Basta guardare le sue trasformazioni in ogni film precedente e successivo che ha fatto,mai ha interpretato un personaggio che fosse uguale ad un altro,seppur magari molto simile. Qui è uno straordinario samurai folle e infantile,rozzo,volgare e dal cuore di contadino. Da notare in particolare questo che segna una sorta di rivoluzione nei canoni,mettere un contadino-samurai come protagonista di un film del genere era all'avanguardia. Come fece epoca la violenza e la brutalità di tante sequenze,oggi un nulla in confronto a ciò a cui siamo abituati ma al tempo fece scalpore.

Come sempre Kurosawa alterna momenti ilari e leggeri che alleggeriscono la pellicola di molto,eppure l'epicità e la tragedia che si respirano nel finale amarissimo (a dispetto dei balli) e in altre sequenze poetiche e insuperate ancora oggi per bellezza sono eccelse.
Nella parte centrale vige un pò di confusione,così come nelle scene di lotta ammetto di essere rimasto confuso spesso. Rimane il Kurosawa più bello che ho visto fin'ora ma mi mancano ancora molti suoi lavori.