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TRASH HUMPERS regia di Harmony Korine

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  26/03/2018 15:25:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
È veramente arduo comprendere quale sia la finalità di questa pellicola. Stando alle parole del suo autore l'ispirazione giunge da alcuni anziani che Harmony Korine da ragazzo vedeva aggirarsi nel suo quartiere con fare piuttosto bizzarro. Questo ricordo, insieme al fatto che i bidoni della spazzatura di sera, sempre secondo il regista, con le fioche luci dei lampioni assumono fattezze antropomorfe, hanno indotto Korine a proporre un susseguirsi di sketch nonsense impressi su vecchia e rovinata vhs, come fosse un ritrovamento d'epoca riferito ad una civiltà idiota che ha raggiunto il suo Nadir.
In parole povere si tratta di un gruppo di persone (tra cui il regista stesso e la moglie Rachel), mascherate da vecchi i quali si aggirano per sobborghi degradati degni di "Gummo" compiendo azioni assolutamente idiote come mimare atti sessuali, rompere oggetti di ogni genere e lanciarsi in giochi demenziali. Il tutto condito da un omicidio, incontri con personaggi stranissimi, pietanze ributtanti, dialoghi e cantilene buoni per il reparto neurologico.
L' assenza di un filo logico, le immagini sgranate e la ripetitività delle scene, rendono pesante la visione, caratterizzata dall'assenza di pietà e da un sadismo di fondo spesso presenti nelle pellicole di questo eccentrico filmaker.
Le interpretazioni di questo lavoro -pura gioia per i weird seekers- sono molteplici, probabilmente riferite ad una società involuta priva di qualsiasi morale. Generazioni nate vecchie per l' assenza di possibilità, guidate dalla violenza e da istinti primordiali come la necessità di accoppiarsi. Nulla tuttavia mi leva dalla testa che potrebbe trattarsi di un semplice divertissement; Korine prende per i fondelli dimostrando come si possa fare del cinema irregolare, respingente e totalmente anarchico ed essere comunque apprezzati, è sufficiente possedere un discreto curriculum alle spalle per fregare critica e spettatori.