caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PASSIONI PROIBITE regia di Bo Widerberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Guido Anselmi     8 / 10  04/01/2011 02:48:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso che condividere la calzante descrizione dell'utente Clint Eastwood.
Aggiungo anche che il titolo italiano rende poca giustizia a questa pellicola di ottima fattura, tanto è vero che da qualche parte in rete viene catalogato come film erotico. Il titolo originale Lust och fägring stor (in svedese: la lussuria e la grande bellezza) sottolinea in modo preciso la dicotomia della sfera amorosa (cardine del film) del giovane protagonista Stig.
Da una parte il rapporto con la professoressa di lettere Viola - nato dalla pulsione adolescenziale volta alla conoscenza dell'altro sesso. Una relazione in cui Stig è assoggettato dalla donna per via del rapporto maestro-discepolo in cui è stato eliminato il timore reverenziale, ma dove permane in un sentimento di ammirazione e di velata sottomissione del ragazzo.
Dall'altra parte, il rapporto con una sua coetanea, Lisbet, che nasce spontaneamente dal corteggiamento di lei (pur dopo qualche esitazione di Stig) seguendo il corso naturale delle cose, che appaga il protagonista nella sua ricerca di un normale rapporto per un ragazzino della sua età, un rapporto che include la scoperta del sesso ma che prevede anche sentimento autentico ed esperienze quotidiane.
Widerberg (padre) si rivela particolarmente acuto nel descrivere diverse situazioni della storia attraverso alcuni particolari e alcune immagini cariche di espressività (l'orologio a cucù "a gin" che bagna Viola simbolo della sua frustrazione nei confronti del marito alcolizzato, la papera giocattolo che richiama il padre di Stig dal russare ben descrive l'"aria di casa", il rapporto di fiducia e complicità di Stig con il fratello è reso esplicito dal loro codice segreto nelle lettere). Magnifica fotografia.
La colonna sonora è costituita di fatto soltanto dall'aria "lascia ch'io pianga" (dal Rinaldo di Haendel), che rappresenta il leitmotiv del film nelle scene dell'innamoramento tra Stig e Viola, producendo un effetto di forte emozione.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER