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CON LA RABBIA AGLI OCCHI regia di Antonio Margheriti

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  11/04/2012 14:22:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sapendo di non avere a disposizione una sceneggiatura sbalorditiva Antonio Margheriti (accreditato come Anthony Dawson) ebbe la felice intuizione di ingaggiare una star del calibro di Yul Brinner,seppur nella fase calante della sua meritevole carriera e un cantante in forte ascesa come Massimo Ranieri,tra l'altro alle prese con la recitazione non per la prima volta.A ciò si aggiunga quel pizzico di pepe garantito da una sempre stupenda Barbara Bouchet,la quale oltre a concedere un nudo integrale si impegnò in uno striptease a dir poco conturbante in memoria del cult danzante esibito qualche anno prima in "Milano calibro 9".
"Con la rabbia agli occhi" lascia comunque a desiderare sotto molteplici aspetti,in primis quelli del ritmo e dell'originalità.Diretto con mestiere è un film che non presenta particolari momenti memorabili,se non giusto nel finale, anche se difficilmente chi bazzica il genere ne rimarrà particolarmente colpito.
Insomma non si discosta dai soliti clichè da ganster movie, questa volta all'ombra del Vesuvio in una Napoli ben poco solare.Esile la trama, con un killer giunto dall'America e assoldato dalla "famiglia" per far fuori un boss locale,l'obiettivo professionale coincide con motivazioni personali che porteranno a galla antichi rancori e ricordi dolorosi.Storia semplice e diretta,si segue tra uno sbadiglio e l'altro anche se Ranieri in versione guaglioncello ispira simpatia,assolutamente evitabile la storia della malattia psicosomatica del protagonista che giustifica la bizzarria del titolo.