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POST MORTEM regia di Pablo Larraín

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76mm     6 / 10  21/01/2017 09:48:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A mio avviso l'anello debole della filmografia di Larrain, almeno fra quelli che ho visto (mi manca solo Fuga).
La storia non esiste, o meglio esiste ma è davvero banale e poco coinvolgente ed è solo il pretesto per rappresentare una metafora, sicuramente potente ma già rappresentata meglio altrove, ovvero che la meschinità e l'egoismo di molti esseri umani che non riescono a guardare più in là di quelli che sono i loro bisogni hanno creato terreno fertile per l'instaurarsi di certe spietate dittature, in Cile come in tantissime altre parti del mondo.
La scena dell'autopsia di Allende, culmine emotivo dell'opera, probabilmente avrà scosso molti spettatori cileni ma dubito abbia sortito lo stesso effetto con quelli di altri paesi…ogni paese ha o ha avuto le sue tragedie e chi le ha vissute in prima persona, o comunque attraverso i racconti di chi le ha provate sulla propria pelle, è certamente più sensibile rispetto a chi le ha solo lette sui libri o viste attraverso immagini e filmati di repertorio…per esempio un film come Buongiorno notte di Bellocchio sull'omicidio Moro, quanti spettatori non italiani avrà turbato?
Ritmo catatonico, finale duro e non consolatorio ma abbastanza scontato, interpretazioni ok.
Sono curioso di vedere Jackie, per scoprire come se l'è cavata Larrain finalmente avulso dalla storia del suo Cile.