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BALLATA DELL'ODIO E DELL'AMORE regia di Alex De La Iglesia

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-Uskebasi-     5 / 10  11/05/2014 22:25:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono basito. La ballata deprimente di una tromba.
Basta così poco per ingannare il pubblico? Basta presentarsi come un prodotto di nicchia con temi contrastanti per prenderci per il cùlo? Basta un clown triste incazzàto? Si a quanto pare. E in effetti sarebbe bastato anche per me, se soltanto il film fosse stato un film. Con questa fotografia stupenda e questa idea di base, bastava veramente il minimo indispensabile per arrivare a un 7 tranquillo, ma è stato fatto un lavoro imbarazzante. Magari ho visto la versione tagliata, ma ci credo poco dato che l'agonia sembrava non finire mai, quindi questo è uno dei film peggio realizzati in assoluto. Mancano 3 parole tra una parola e l'altra; mancano almeno 3 dialoghi tra un dialogo e l'altro; mancano almeno 3 scene tra una scena e l'altra; mancano tutte le motivazioni; manca quasi totalmente il principio di causa-effetto. Si passa da A a F, da H a P, da Belen a Crespo. Il finale sarebbe l'unica scena da riconfermare nell'ipotetico gran film che poteva essere.
Sulla regia dal lato puramente tecnico ok, ciò non toglie che questo De La Iglesia abbia le sue responsabilità.
Sugli attori faccio un plauso a Flavio Tranquillo solo perché è il suo primo film. Bene e più che accettabile l'altro clown, sugli altri però possiamo stendere un velo pietoso (c'è da dire tutti vittime di una sceneggiatura con pagine strappate). Più di un velo pietoso invece per Carolina Bang, tanto bella quanto cagna a recitare, che sbalordisce con un'interpretazione forzatissima e che si salva in grande stile solo quando viene fottuta.
Forse il più grande abbaglio che la critica si sia mai preso, sono sicuro che una seconda e attenta visione metterebbe d'accordo tutti.
Se l'obiettivo era di toccare temi profondi, magari anche collegati al franchismo, mi viene da ridere. Sono il pagliaccio felice.
Se l'obiettivo era di far ridere mi viene da piangere. Zero risate. Sono il pagliaccio triste.
Se l'obiettivo era realizzare un qualcosa di "trash d'autore", quindi il regista l'ha fatto volutamente così e la Bang ha recitato penosamente di proposito, allora l'obiettivo può considerarsi centrato e il film meriterebbe un onestissimo 6. Bravi pagliacci.