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LA VERSIONE DI BARNEY regia di Richard J. Lewis

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  03/06/2011 14:56:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Doverosa premessa:hi ha amato il romanzo potrebbe non apprezzare la garbata trasposizione firmata da Richard J.Lewis.
Della frenetica e scorretta logorrea,sguaiata e a tratti razzista, vi sono tracce limitate,il Barney Panofsky cinematografico è trattenuto nei comportamenti più estremi e sembra il gemello educato,anche se parecchio eccentrico,della versione cartacea.
Per quanto mi riguarda ho trovato ugualmente intrigante il personaggio,consegnato ad una dimensione accomodante rispetto quella più impudente e disinvoltamente sopra le righe nata dalla penna di Mordecai Richler.Rispetto allo scritto anche l'esposizione dei fatti varia,pur avvalendosi di vari flashback non tende a ingarbugliare le reminiscenze del protagonista,ma ne conserva un rigore logico impeccabile limando le numerose digressioni dettate dalla malattia.
Produttore di soap-opera scadenti,ebreo e con un padre ex-poliziotto al tempo stesso saggio e imbarazzante,Barney ricorda la sua vita tra fiumi di whiskey e sigari,l'amore per l'hockey su ghiaccio e soprattutto l'irrefrenabile passione per le donne.Femmine come punto cruciale, con tre matrimoni e solo un grande amore,presenze fondamentali di una vita spesso direzionata dalle imprevedibili leggi dell'amore.
La pellicola sguazza con armonia tra sapida comicità ed intermezzi drammatici ridimensionati negli aspetti più penosi,tanto che il protagonista pur essendo piuttosto sgradevole finisce con il farsi amare incondizionatamente. Lewis si fa cupo solo verso il finale quando la malattia comincia a prendere il sopravvento senza tuttavia trascendere nello stucchevole.
Le impressioni negative convertono su pochi aspetti:la regia è spenta tradendo così la provenienza televisiva di Lewis,Parigi viene sostituita a Roma con la capitale mostrata tramite il solito colpo d'occhio folkloristico più adatto a una cartolina, ed indubbiamente una bella quantità di spunti corrosivi vengono gettati al vento.Per contro la pellicola non cede mai di ritmo ed appassiona con continuità,inoltre una menzione d'onore va al cast (Scott Speedman a parte ,poco convincente) in grado di coprire alla perfezione i vari ruoli.Mentre Dustin Hoffman,Rosamund Pike e Minnie Driver fanno a gara a chi è più bravo, Paul Giamatti tira fuori dal cilindro l'ennesima strepitosa interpretazione.