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LA VERSIONE DI BARNEY regia di Richard J. Lewis

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Kesson     9 / 10  15/02/2011 14:54:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Barney si "risveglia" nei suoi primi anni di vecchiaia e, ripercorrendo la sua vita, rende partecipe lo spettatore di una serie, sconnessa, di ricordi, situazioni, avvenimenti. Lo fa a modo suo, nella sua personale versione appunto, dal suo punto di vista che noi spettatori possiamo e dobbiamo prendere per buona. La giovinezza, gli amori, i successi, situazioni tragicomiche, che si rincorrono per due ore abbondanti tra fragorose risate e punte di commozione. Una storia straordinaria, interpretata da un gigante Paul Giamatti, condita da numerosi ed eccellenti gregari, su tutti un esilarante e sopra le righe (positivamente parlando) Dustin Hoffman nel ruolo di un padre decisamente poco canonico.
Tra questo continuo susseguirsi di ricordi e situazioni sempre diverse, c'è un geniale filo conduttore: un mistero, degno del miglior giallista, che solo alla fine del film verrà svelato in modo assolutamente geniale ed appagante.
Un film che a tratti ricorda la comicità del primo, ed inarrivabile, Woody Allen che coinvolge lo spettatore soprattutto nella straordinaria caratterizzazione di un personaggio unico come Barney di certo non un modello di uomo perfetto, ma di sicuro un uomo cui ci si affeziona sinceramente, con tutti i suoi pregi ed i suoi, tanti, difetti.
Un film esilarante ed acuto, commovente ed appassionato, imperdibile per chi ama il cinema.