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NOI CREDEVAMO regia di Mario Martone

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Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi     8½ / 10  27/11/2010 14:35:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per me è un grande film italiano, un affresco che racconta come avvenne il processo unificatore raccontato dalla parte dei cospiratori, nelle due fazioni dei monarchici e dei repubblicani (mazziniani e non). E' evidente che Martone parteggia per i secondi commettendo l'errore (secondo me) di non rimanere equidistante come dovrebbe, ma bisogna dargli atto che l'ambientazione in quell' epoca che oggi sembra lontana anni luce visti i revisionismi in atto è riuscita alla perfezione, grazie ad una straordinaria ricostruzione dei costumi, alla suggestiva colonna sonora che prende a piene mani dal melodramma italiano dell'Ottocento, e ad una bellissima fotografia che ritrae i paesaggi vergini e selvaggi del nostro Sud. Molto convincenti le interpretazioni (il meno in parte paradossalmente il grande Servillo nel ruolo di Mazzini). Sicuramente i suoi difetti sono la lentezza da sceneggiato televisivo e il confuso alternarsi tra ricostruzione storica vera e l'impiego di personaggi inventati di sana pianta e ho la vaga idea che questo film può essere seguito perfettamente solo da chi è fresco di studi storici, perchè troppe vicende si danno per conosciute per chi si appresta a vedere il film.
L'ultima parte (intitolata mi pare l'alba di una nazione) è la più attuale, nella esatta riproduzione di come avvenne l'unificazione reale, ossia una vera e propria colonizzazione piemontese dell'ex Regno di Napoli che ha provocato più vittime tra i contadini (e gli stessi garibaldini) che tutte le guerre risorgimentali prese assieme e che ha lasciato insieme alle politiche economiche successive cicatrici che ancora oggi non si rimarginano affatto.