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NOI CREDEVAMO regia di Mario Martone

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  09/09/2010 14:19:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Roberto Rossellini riposa sugli allori del Risorgimento Italiano esattamente come fa un ritrovato Martone adattando un affresco storico un pò al cinema didattico del suo modello principale e un pò a certe sfumature Pasoliniane.
Alla fine, le oltre tre ore di questo film-fiume ci riportano con i piedi per terra, analizzando - senza sterili agiografie nè inutili enfatizzazioni - un Paese che probabilmente non è neanche mai nato (!?). A tratti, però, questa scelta stilistica antispettacolare e tuttavia lirica - mi ricorda l'operazione-Che di Siodelbergh - rischia di raffreddare le emozioni con un distacco quasi "partecipe" (non so se mi spiego), o una forte predisposizione teatrale che vive più di rappresentazione che di istinto.
Ma sono difetti marginali per un'opera che vanta momenti di grande cinema, come la lunga parte dedicata al carcere - con quella passione divisa e/o condivisa che viene deflorata dagli eventi prossimi (futuri?).
Notevole interpretazione di Locascio, finalmente denutrito della sua professionalità un pò altezzosa.
Persino l'epilogo, davanti a quell'idealismo tardivamente imploso, si chiude in un punto interrogativo.
Emblematico il personaggio "sovversivo" chiamato per nome prima di chiudere per sempre le sue divergenze con la vita e i suoi ideali