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QUALUNQUEMENTE regia di Giulio Manfredonia

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elio91     7½ / 10  28/01/2011 20:16:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stimo Albanese e adoro il suo Cetto la Qualunque,personaggio che negli sketch si è sempre mostrato tendente al macchiettistico ma per cui è stato possibile provare una sorta di simpatia,forse anche per le brevità delle gag. Ma un film su questo personaggio doveva essere impostato bene e presupponeva un approfondimento e difatti ne viene fuori una commedia comica,che fa ridere ma al contempo riesce a dipingere un Italia tanto simile all'iperobilica esagerazione dei personaggi del film che è impossibile non riflettere e provare disgusto. Anche perché uno va a pensare che il problema posto da Albanese sia esclusivo appannaggio del sud quando abbiamo un premier che in pratica mette in atto la stessa politica di la Qualunque o perlomeno ne riprende i tratti in maniera leggermente meno iperbolica: sessista,retorico,bugiardo,potente capitalista (aggiungerei corrotto),altresì dotato di un carisma che fa ridere la gente allontanandole dalle disgrazie e dalla violenza che questi uomini,si chiamino essi Berlusconi o come volete,impongono come stile di vita e sociale.

Non è un film contro il solo Berlusconi,però, bensì contro un modo di fare politica da anni insediatosi nei nostri paesi e nel nostro Paese ma è innegabile che i fattacci che circondano la vita del Berlusca negli ultimi tempi di certo fanno notare come il film non vada lontano dalla realtà.
Impossibile provare un minimo di simpatia o di immedesimazione per Cetto,uomo senza alcun principio che corrompe come una mela marcia anche il buono e l'onestà intorno a lui,capace di essere disgustoso,maschilista,reazionario e violento senza alcuno srupolo di coscienza. Il rapporto col figlio Melo è la cosa migliore dell'intero film a livello di significato e di satira; noiosa invece la metà della pellicola,ovvero quella dell'arrivo di Rubini ma poi si risolleva ancora una volta.
Tutto gira intorno ad Albanese che quasi esclusivamente da solo (si farebbe torto però a buoni attori di supporto) riesce a catalizzare e a tenere per tutta la durata l'attenzione intorno alla proprie gestualità e parlata. Bravissimo davvero.

Si spera che dopo il finale la gente un pò provi vergogna delle risate che ha fatto,sono quelle che ogni giorno non facciamo perché umiliati da persone come Cetto che purtroppo esistono veramente.
Robbie  07/03/2011 13:09:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peccato che sto film non sia proprio contro nessuno..alla fin dei conti quando si pone contro lo stile di vita del protagonista & C? Mai, anzi, tra una risata e l'altra il modo di vivere del protagonista e soci risultano pure simpatici agli spettatori...Sicuramente uno spettatore ragazzino che non ha un giudizio morale ancora sviluppato, probabilmente pensa che Cetto sia il "figo" della situazione, il figlio di Cetto una gran sfigato

elio91  07/03/2011 15:37:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema non è l'appeal di Cetto,ma chi subìsce il fascino della sua persona e non capisce nulla di quello che si vuole dire in realtà. E non è una questione di comicità dato che ho trovato divertente il film,ma allo stesso tempo il personaggio del figlio Melo mi ha fatto una pena infinita e quello del padre mi ha disgustato nel profondo.

Hai scritto bene: uno spettatore ragazzino non capirebbe,il problema inizia a sorgere quando pure gli adulti continuano a non averlo,questo giudizio morale sviluppato. Ma il problema è solo loro.