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TAMARA DREWE - TRADIMENTI ALL'INGLESE regia di Stephen Frears

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steven23     7½ / 10  05/02/2015 20:29:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho mai particolarmente apprezzato lo stile prettamente "british" di alcuni film, in particolar modo per quanto riguarda le commedie. Questa, però, mi ero convinto di vederla e, in tempi più o meno brevi, ci sono riuscito.
Col senno di poi meno male che l'ho fatto!!

Commedia (o dramma? Difficile stabilire da che parte penda di più la bilancia) assolutamente deliziosa. Anzitutto direi che l'ambientazione risulta azzeccatissima nonché splendida, i continui scorci della campagna inglese che Frears ci regala ne sono la dimostrazione. E poi una vicenda proprio ben costruita, ma soprattutto carica di personaggi tutti a loro modo importanti e fondamentali per il suo sviluppo. Nessuno, nemmeno quello di minore importanza è piazzato all'interno della vicenda giusto per riempire un buco (e questo succede troppo spesso) e tutto sono estremamente funzionali.
Non mancano poi scene cariche di una certa amarezza o che riescono a far riflettere, il tutto sempre accompagnato da dei toni mai troppo pesanti o difficili da digerire. C'è anche spazio per qualche sorriso, il che non fa mai male.

Per ultimo tornerei sui già citati personaggi, il vero punto di forza della pellicola. Nelle loro esagerazioni o stranezze risultano incredibilmente realistici, dalla esuberante Tamara (una splendida Arterton) a Nicholas, scrittore avanti con l'età e impenitente donnaiolo, per passare attraverso sua moglie e le due ragazzine fan sfegatate del batterista con il quale la stessa Tamara avrà una relazione. Proprio queste due ragazzine risultano essere i personaggi più convincenti della vicenda, almeno a mio modo di vedere. Irritanti in certi loro atteggiamenti, rispecchiano una buona fetta del mondo adolescenziale odierno, e la cosa è alquanto preoccupante. Emblematica la frase della moglie di Nicholas dopo il loro ennesimo lancio di uova sul parabrezza di una macchina: "Che ci vuoi fare, si annoiano!". Beh, direi un qualcosa di estremamente attuale.
Nel bene o nel male, comunque, sono loro due ad avermi colpito maggiormente e a fornire il giusto motore alla vicenda.

Circa le performance degli attori nulla da dire, tutti buoni (Evans risulta più espressivo del solito, il che è senza dubbio una sorpresa) con una Arterton assolutamente magnifica e convincente nel vestire i panni di Tamara. Dopo "La scomparsa di Alice Creed" la conferma che è un attrice niente male e con ampi margini di miglioramento.