... che il Diavolo in fondo è buono, uccide solo i cattivi, per carità, e accetta pentimenti lampo dell'ultimo minuto come la giustificazione con la firma falsificata. Ah, si, ce l'ha con i pirati della strada, è "cattivello" e fa la voce grossa quando te lo trovi davanti, ma ti lascia usare il walkie-talkie.
Dopo venti minuti già si tira in ballo il Diavolo, con cinque tizi rinchiusi da nemmeno mezz'ora in ascensore, la luce che si spenge un paio di volte e una faccia di pixel giallognoli sullo schermo. Il film nelle sue morti scorre così veloce che i personaggi sono praticamente inesistenti, le relazioni di fondo sono quanto più banale ci possa essere e anche le spiegazioni che si provano a dare sono la solita lagna che certe idee applicate ai film si portano dietro da decenni. Finale imbarazzante...
... ma sì, vogliamoci tutti bene, liquidato il Diavolo sottoforma di vecchietta dagli occhi neri in cinque minuti, "spaventosa" quanto una suocera, perdono che porta tanto vicino a Dio e... si, nella storiella muoiono tutti, ma qui si fa un film buonista, per gente buona, buoni dentro e con buoni propositi, mica si può far morire tutti in un film così buono... in fondo, si parlava solo del Diavolo...
Shyamalan, dopo i "capolavori" da regista ci regala anche il capolavoro da produttore. E questo tizio è considerato anche uno che "ha le idee". Andiamo bene.
P.S. Se l'unica cosa "divertente" del film poteva essere capire chi dei cinque è il Maligno, beh, chi ha visto più di un paio di film "del genere" lo capirà appena le porte dell'ascensore si chiudono, dopo cinque minuti.