Rand 7 / 10 22/11/2010 19:58:54 » Rispondi Certo Toni Servillo da molto a questo film, come sempre. Certo tutti gli interpreti sono bravi: tedeschi ed italiani, se poi aggiungiamo la vita tranquilla di Rosario mostrata nei piccoli particolari, iniziamo a conoscerlo poco a poco. Belle le musiche, una fotografia che mostra la tranquillità della cittadina di provincia, una patina di inconsapevolezza che permette ai due "ragazzi" di muoversi agevolmente in una società e un paese differenti dalle strade e "affari" di Napoli, ma qui il centro della storia non sono i camorristi e la loro organizzazione e pericolosità, qui si parla di un rapporto padre figlio interrottosi traumaticamente decenni prima e che ora almeno il genitore mancato tenta di riprendere, colpevolmente in ritardo, si parla di una gioventù abbandonata e priva di speranze, efficiente solo quando si tratta di fare il lavoro "sporco", a volte brutale, ma anche capace di cambiare idea, ragazzi deboli però che uccidono grazie alla droga, perchè semplici soldati di un "potere" mafioso lontano e guidato dai "vecchi". In tutto questo l'alternativa sembra solo scappare e non fermarsi mai, e soprattutto non dire mai tuttom essere un fantasma, ma a che prezzo, per salvare ciò che resta della propria vita...la sceneggiatura ha un buon guizzo nel triplo finale, poi le riprese quasi mai banali, certo alcune cose potrebbero essere approfondite e chiarite ma per il resto il film scorre via bene, forse il percorso autostradale è un pò troppo veloce (vedi spoiler)
dal sud della Germania (ma non si capisce quale zona...Diego arriva a Teano in poche ore (7-8 al massimo) Rosario alias Antonio ci mette lo stesso tempo, diciamo che va bene, perchè è in apprensione per il figlio, più azzardata la sua fuga dai killer, diciamo che ha molta fortuna, strano che non lo cerchino all'autogrill...però vabbene così, anche la camorra può sbagliare, tanto lo possono ritrovare sempre in Germania dove ha l'altra famiglia per cui il primo figlio si è sacrificato...