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DONNIE DARKO regia di Richard Kelly

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Terry Malloy     8 / 10  06/04/2012 00:57:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono contento di aver visto "Donnie Darko" in un momento della mia vita che reputo "consapevole".
Questo mi ha permesso di apprezzarne l'infinita poesia dolente, immaginifica, cosmica, ma mi ha anche messo in guardia dal considerarle lynchiane o kubrickiane. Kelly è sicuramente un autore coi contro, ma prima di tirare fuori i grandi registi del cinema è meglio valutarne correttamente l'opera, ancora in-progress.
Non voglio disquisire sul merito estetico, storico, contenutistico di questo gioiello. Preferisco, per ora, limitarmi a una descrizione viscerale. I buoni vecchi sentimenti.

L'occhio di Kelly è maestoso. Raro è al giorno d'oggi parlare ancora al cuore del pubblico con una sceneggiatura dell'immagine capace di coinvolgere le masse. Ci sono sempre riusciti in pochissimi. Kelly si è già guadagnato un biglietto di sola andata per l'Olimpo.
Sì perché non è così scontato far piombare su una casa un reattore e dire "questa è bellezza".
"Cosa si prova ad avere un figlio schizzato"
"E' una cosa meravigliosa"
Kelly, in una potentissima satira contro l'educazione giovanile americana (l'elemento che ha fatto Grande il cinema americano, non scordiamocelo mai), ha commosso gli animi di tantissime persone. Questo, al di là del significato letterale della sua opera, ha un valore immenso. Perché DD è un film meraviglioso, come meravigliosi sono i suoi personaggi. Non so se sia un'innovazione, probabilmente non lo è, ma che bellissimo, intenso film.

Credo che al di là delle interpretazioni il film stia tutto in quel pianosequenza meravigliosamente accompagnato da Mad World. Non voglio capire cosa c'entrino i viaggi nel tempo e Stephen Hawking.

"Enlarge your world..."