quaker 8½ / 10 04/09/2006 23:44:21 » Rispondi Gran bel film sulla schizofrenia. Onesto ma non geniale. Non è naturalmente un documentario, ma un'opera saggiamente drammatica. E' inutile cercare particolari significati reconditi, perchè tutto, se visto come racconto di una malattia mentale, si spiega pefettamente. Anche il finale, che è appunto la "compensazione" fantastica di un dramma familiare, quale è la malattia mentale, tanto più terribile se colpisce una famiglia ed una società middle in ogni senso. Non capisco nè i tentativi di far dire al film qualcosa che non vuole assolutamente dire, nè i commenti (qualcuno anche un po' becero) di chi non ha capito (o finge di non avere capito) ciò che un'opera onesta e ben confezionata ha voluto mettere di fronte agli occhi del pubblico. Lynch o non Lynch: ottimo regista, per carità, anche lui ben lontano dalla genialità, e però molto vicino ed attento (giustamente) al mestiere. Che poi non sia frai i cento più grandi film di tutti i tempi è altro paio di maniche. Per includere negli USA un film fra i cento, cinquanta, duecento migliori film di ogni epoca basta una giuria popolare, che, anche se non pilotata, è composta da persone che hanno visto per lo più un po' di film americani degli ultimi cinque o dieci anni. E molti possono a ragione considerarlo uno dei migliori film dell'ultimo decennio, e quindi, in difetto di termini di paragone, di tutti i tempi. La psichiatra di Donnie è interpretata da Katharine Ross (Il laureato, Butch Cassidy) invecchiata ma sempre una splendida attrice.