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DONNIE DARKO regia di Richard Kelly

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maremare     8 / 10  09/12/2004 02:37:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tralascerei tutto il guazzabuglio intorno al libro della Sparrow e l'obbligo di dare al film una interpretazione secondo l'ortodossia Kelliana.
Sono un convinto assertore che l'opera d'arte (in senso lato) è tale perchè 'sfugge' al suo autore per divenire 'universale'.
Tarkovsky amava dire: 'Io non sono l'autore della mia opera, ne sono il servo'.
Ed è nota la frase di Fellini: 'Con i miei film io non voglio dimostrare niente, mostro'.
Ad un giornalista che voleva la spiegazione di 'Strade perdute' Lynch rise in faccia dicendo che la sceneggiatura la stravolge completamente durante le riprese del film, poichè risente del clima che si crea man mano che il film cresce e, soprattutto, di ciò che gli ispira la musica (che ascolta con adeguate cuffie stereofoniche).
Per citare solo tre registi che non sono propriamente degli 'sbarbatelli'...
Ma Kelly è giovane, 'mostruosamente' giovane, si farà.

Il film è incredibilmente girato bene se consideriamo l'età del regista, alla sua prima opera.
Kelly mostra una invidiabile padronanza del mezzo cinematografico.
Magnifico il piano sequenza iniziale.
Volendo trascurare la bibbia sparrowiana (e a questo punto benedico la versione che hanno distribuito in Italia) lascia spazio a più letture, dalle più banali (sociologiche, psichiatriche) alle più complesse.
La possibilità di molteplici letture credo che sia il merito maggiore del film, che non può non essere sfuggito di mano a Kelly.
Credo che l'età giovane del regista possa palesarsi nella scarsa caratterizzazione dei personaggi, che appaiono per lo più abbozzati.
In fondo, tutto quanto il film, potrebbe essere una spiegazione su che cosa è che spinge un artista ad avere la necessità di esprimersi creativamente.
Ricordate l'intervento in classe di Donnie relativamente al romanzo discusso dalla Barrymore? La creatività è sovversiva, distruttiva. Ribaltando il concetto si può anche dire che l'artista attinge dalle proprie cariche distruttive, folli, per creare. Tra normalità e follia c'è la possibilità di esprimere creativamente una molteplicità di emozioni.
liu_mi  09/12/2004 15:06:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bel commento mare! interessante quello che scrivi sull'opera d'arte.
maremare  10/12/2004 01:23:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie liu, ho capito da un pezzo che sei una ragazza intelligente!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  10/12/2004 08:43:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
s'odono i violini...
Invia una mail all'autore del commento vlad  10/12/2004 10:07:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
s'odoma e g...ah no, quella è un'altra storia!
thohà  10/12/2004 14:43:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che, comunque, alla fine della storia cadevano le mura... Non so che c'entri,ma ci sta bene!
maremare  10/12/2004 16:26:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che dite.. paul poi se la prende?


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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  10/12/2004 16:55:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma no, è andato in cechia e ha fatto il carico, lì vengono via con le penne bic! (cit.)