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IL CIGNO NERO regia di Darren Aronofsky

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elio91     8½ / 10  31/01/2011 12:06:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quante analogie ci sono tra Black Swan e The Wrestler a livello di sceneggiatura? Molte senza dubbio,addirittura si potrebbe definirlo una sorta di Wrestler al femminile. D'altronde a livello di sceneggiatura la struttura portante è grossomodo la stessa: una storia di esseri umani che convivono tra due mondi,uno vero e l'altro ideale,trovandosi a loro agio e vivendo effettivamente soltanto in quest'ultimo,è la ricerca di una gloria personale in cui sentirsi realizzati con il tuo nome urlato dal pubblico. Il salto finale di Rourke era orgoglioso,la decisione lucida di un uomo che sceglie di vivere (o morire) la sua vita nell'unico modo possibile dopo anni passati a prendere schiaffi in faccia,quelli sì veri. Anche il salto di Nina è glorioso,indirizzato al successo ma i due personaggi sono profondamente diversi.

Nina (strepitosa la Portman) è una ragazza che tenta di conciliare un universo durissimo e sacrificale (in tutti i sensi) come quello della danza a quello reale fatto di rapporti umani,ma si perde all'interno di sé stessa e delle proprie ossessioni/aspirazioni. La sua psicologia è intessuta in maniera raffinata e inquietante all'interno di un miscuglio quasi mai in bilico tra realtà/immaginazione perché perduti sempre all'interno dell'ossessione di Nina: probabilmente è certamente una ragazza che ha dovuto sacrificare tantissimo alla propria passione,che continua ad essere protetta all'inverosimile da una madre che riversa in lei le proprie aspirazioni fallite (ha dovuto abbandonare la danza perché incinta di Nina); la stanza della ragazza non è quella di una donna di quasi 30 anni ma,appunto,di una ragazzina e come tale vive con ingenuità all'interno di una sorta di campana di vetro. Manca una figura paterna,nel film sono le donne a prendersi la scena al di là dell'unico maschio veramente importante,Thomas (un buon Cassel).
Già in questa maniera la protagonista continua imperterrita a perseguire con costanza la propria strada all'interno della danza classica,scissa in due,e la scissione si completa con la sua ricerca del Cigno nero: un ruolo in realtà,ma che si rivela essere qualcosa di più; Nina sa interpretare benissimo il cigno bianco,simbolo di purezza e castità,ma non la parte crudele e oscura del cigno.
Da questo momento in poi la discesa di Nina all'interno di sé stessa si fa crudele,allucinogena e spesso spaventosa ma c'è un particolare fondamentale da notare,ovvero che tutto il film gira intorno alla protagonista perfino quando sembrano influenze esterne a determinarne disastri o eventi. è lei a fare tutto e nel sublime finale questo viene a galla con forza.
Non dirò altro perché della trama si è scritto abbastanza.

Venendo al lato tecnico,Aronofsky è superlativo. La macchina da presa si muove fluente e aggrazziata come se danzasse pure lei,la fotografia è ottima e le musiche di Mansell sono come sempre determinanti.
Chissà quante influenze sono riversate all'interno di Black Swan da parte del regista: ci sono il Polanski dell'Inquilino,un Lynch più comprensibile ma altrettanto onirico,un Cronenberg con la sua ossessione per la carne (Nina e i disastri del suo corpo in metamorfosi sono una scelta fantastica).
La cosa bella è che Aronofsky ha un suo stile ben definito,non tenta di imitare nessuno pur sentendo le influenze di questi grandi registi e riesce a perseguire una propria visione lontana dai canoni commerciali di Hollywood per cui,per quanto bravissimo pure lui,ad esempio un Nolan sembra continuare a sottostare.
Non piacerà alla critica (pazienza),non piacerà al pubblico (probabile ma non detto) ma chissenefrega. Questo è un altro film meraviglioso di un regista sempre più bravo che fino ad oggi non ha sbagliato un colpo e anzi continua a sorprendere per quello che ha da dire e per come lo dice.
Fosse per me subito un Oscar,The social network a confronto è un filmetto discreto (ed effettivamente non siamo lontani dalla realtà). La Portman invece la statuetta pelata se la prenderà senza dubbio,per quel che può valere questo premio.

Attendo con ansia il reboot di Wolverine e spero in uno di Robocop: i miei due eroi d'infanzia li lascerei toccare solo ad un genio come questo.
VincentVega1  31/01/2011 12:40:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non credi che arof sprechi tempo e idee buttandosi su wolverine??
elio91  31/01/2011 15:16:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutt'altro,il personaggio è tutto da scoprire e può venirne fuori qualcosa di molto interessante,non lo dico da appassionato del fumetto.
Poi quando sentii la notizia che dopo The Wrestler avrebbe fatto un thriller ambientato nel mondo del balletto rimasi deluso ma ne è venuto fuori questo gran film.
bulldog  31/01/2011 13:29:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecc Robocop e Wolverine.
Se lavori ad Hollywood non puoi permetterti flop sennò ti dan un calcio nelle palle, vedasi Cimino, Hopper.
Dopo The Fountain, Aronofsky lo ha capito e sta rimediando.
elio91  31/01/2011 15:25:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che Hollywood sia ostracista nei confronti dei floppetari è sacrosanto,tuttavia era da tempo nelle intenzioni di Aronofsky riprendere qualche cult degli anni passati e darne una propria visione; doveva essere lui a far ripartire Batman ma il progetto era troppo violento e personale e glielo tolsero dalle mani anche se la sceneggiatura era già pronta,poi è arrivato Nolan e sappiamo com'è andata a finire (al di là di gusti personali).

Ora io ho due eroi della mia infanzia e sono proprio questi due. Wolverine sarei curioso di vederlo,ma Robocop è sinceramente una grande occasione e non lo dico per dire: se hai visto il primo film di Verhoeven (solo il primo) dovresti sapere che era un film brutale,violentissimo e dotato di una satira feroce ed intelligente sulla società del futuro,un film che oggi non potrebbero più riproporre data la quantità di gore e spregiudicatezza contenuti a fiumi. Non a caso il terzo Robocop è una schifezza infima per famiglie,da evitare come la peste. Ma sono da sempre convinto che sia stato uno dei film action anni '80 più sottovalutati di sempre,commerciale ma non nel senso svenduto del termine e che avrebbe molto da dire se ci mettesse le mani Aronofsky.
Non ne vedrei solo il lato commerciale del progetto,insomma.
Bathory  31/01/2011 15:13:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però The Fountain resta ancora il suo miglior film, nonostante Black Swan raggiunga vette incredibilmente alte