Weamar 9 / 10 02/09/2010 14:58:43 » Rispondi Quando si parla di Darren Aronofsy, risulta sempre difficile trovare parole che possano anche solo spiegare 1/10 di ciò che in realtà si prova. Perché la capacità di un regista è di farti accapponare la pelle, di svegliarti la mattina e ricordare a memoria ogni scena provando le stesse sensazioni "della prima volta". Una capacità che il regista newyorkese ha già dimostrato di avere con film precedenti (Requiem For a Dream, Pi Grego, The Wrestler e lo stesso The Fountain, sebbene molto intimistico).Con "Black Swan" questa teoria si conferma, dimostrandosi uno dei registi più avanguardisti, visionari, "folli" e versatili dell'ultimo decennio. Ci sono scene sadiche e forti che mirano solo ed esclusivamente a far impazzire lo spettatore. Sembra quasi che lo stesso giorno sia nemico dell'uomo. E questo per colpa della protagonista: Nina, ballerina pronta al debutto nella famosa opera "Il Lago dei Cigni". La trama è lineare e apparentemente semplice ma mixata con dosi ermetiche, crepuscolari e intimistiche (come da prassi). Così come il film precedente, Aronofsky cuce a Natalie Portman il ruolo della ballerina ossessionata. Una recitazione talmente tanto convincente e magica da trascinare lo spettatore stesso nella mente labile della protagonista – Nina – fatta di orrore, tensione, paura e scissione interna. Il confine tra reale e surreale è un continuo tra parallelismi e coincidenze continue. La mimica facciale, i movimenti e i toni in cui la Portman muove la sua Nina sono da Oscar, dimostrandosi una delle attrici più preparate e viscerali del panorama cinematografico. La prova di Mila Kunis, stranamente, è convincente e dura. Chi delude, a discapito della pellicola stessa, è proprio Vincent Cassel risultando snervante in ogni singola apparizione. Tecnicamente parlando il film rasenta la perfezione. Nessuna inquadratura è lasciata al caso, passando da panoramiche ampie e spente – con quella sfumatura grigiastra per evidenziare maggiormente il clima d'ossessione che si respira – a inquadrature strettissime e claustrofobiche, segno di preoccupazione e timore. Il gioco tra giorno e notte regge. I primi piani sono essenziali, quasi si volesse soffermarsi sempre sugli occhi dei protagonisti. E sono proprio gli occhi a essere elementi chiave dei 100 minuti di pellicola: gli occhi visti come "specchio dell'anima". Un'anima che potrebbe essere scissa in due, come la storia di Odette (Cigno Bianco – Nina) e Odine (Cigno Nero – Lily) o frutto di un'unica, stessa, personalità che alla fine potrebbe divenire predominante e occultare un intero percorso di vita. Gli occhi che lacrimano per il dolore, che si spengono per tensione e che sanguinano per sopportazione e trasfigurazione. Una nota di merito alla musicalità, nuovamente affidata a Clint Mansell. Poetica, struggente, ribelle e surreale nella scena chiave del film.
Per concludere: Aronofsky dimostra ancora una volta di essere talmente tanto geniale e avanguardista da toccare la sensibilità e l'anima dello spettatore. Ha capito cos'è il cinema. Ha capito come muovere una telecamera e regalare un effetto. La scena finale è magistrale quasi volesse, finalmente, far respirare lo spettatore dopo cotanta agitazione.
John Carpenter 02/09/2010 15:07:41 » Rispondi ho letto il tuo commento tutto in un fiato. amo aronofsky e tutti i suoi film, il trailer è proprio una bomba. L'unica cosa che non mi convinceva era proprio la Portman protagonista, ma leggo in giro che la prova è stata da urlo! Non vedo l'ora di vederlo al cinema, ma quando esce??
Weamar 02/09/2010 17:35:02 » Rispondi Purtroppo uscirà a Dicembre. Non si sa se solo in America o in contemporanea mondiale :( Guardalo, comunque. Vale davvero la visione! ;)
John Carpenter 03/09/2010 14:51:06 » Rispondi Ma è sicuro che lo guarderò...comunque io dal trailer i rimandi a pi greco e requiem li vedo eccome XD
Weamar 03/09/2010 16:55:33 » Rispondi Ma guarda, ti dirò. Ora che l'ho visto posso essere molto più chiaro :) Non farò spoiler, però te li metto ugualmente in uno spoiler qualcosa tu voglia leggerlo in un secondo momento ^^
Secondo ci sono molti più rimandi in tutti e 4 i film precedenti. Forse è Pi Greco quello minore. Te li illustro uno ad uno :)
REQUIEM: diciamo che segue la stessa linea d'onda di Requiem. E' sfacciato, è esplicito. Sappiamo tutti che il lavoro di ARonofsky non è mai banale ;)
THE FOUNTAIN:Il lato oscuro di Nina che si sviluppa a poco a poco. La svisceralità (esiste come termine? eheh :P) e l'introspettiva della protagonista che faranno giungere il regista fino ad un finale chiaro e logico.
THE WRESTLER: Il difficile momento della ribalta. La gloria. (Film da cui, a mio avviso, prende più spunto) :)
Te ne accorgerai solo guardandolo. Purtroppo sono poche parole ma che, durante la visione, sono evidentissime. Poi, se tu vedi anche Pi Greco, questo non può che farmi piacere :D Magari, vedrò qualcosa che io non ho visto (andando subito a rivedermelo) e viceversa :))
(Come è bello parlare di queste cose ç_ç)
John Carpenter 03/09/2010 23:25:14 » Rispondi Peccato che io non possa ancora parlare. Lo spoiler non l'ho letto, però la recensione di cineblog si. prova a darle una letta. http://www.cineblog.it/post/24201/venezia-2010-black-swan-la-recensione-del-film-di-darren-aronofsky/1 PS: io parlerei di film ogni giorno XD