La trama in un certo senso viaggia parallela a quella di Pi Greco - il teorema del delirio, ovvero l'ossessione della ricerca matematica (e il conseguente rischio della sanità mentale) e l'ossessione per la perfetta esecuzione tecnica ed emotiva de Il lago dei cigni (e conseguente rischio della sanità mentale)
il finale è simile (a dir poco) al finale di The Wrestler. Perfino l'impostazione di tutta la sequenza finale, il climax ascendente, è davvero somigliante.
Ma allora perchè mi è piaciuto tanto? Perchè il film funziona! Grazie ai vari elementi in gioco (sceneggiatura, musiche, regia opprimente e disturbante, e ovviamente una spettacolare Natalie Portman) il Cigno Nero è davvero inquietante. Non tanto per alcune scene horror (già di per sè ottime), quanto per il fatto che il film mi ha trasmesso davvero quel pericolo d'impazzire, in questo caso per via dell'ossessiva ricerca della perfezione. Ma anche il non poter tornare indietro varcata una certa soglia, il dover andare fino in fondo.
N.B. Dopo la visione del film, penso valga la pena vedere la parodia di Jim Carrey, giusto per allentare la tensione :)