tylerdurden73 5½ / 10 29/03/2011 10:51:53 » Rispondi La verve di "Basta che funzioni" era illusoria,Allen torna a vivere di rendita e a gettar fumo negli occhi di fans e critici,la caustica ironia e le solite nevrosi potranno incantare chi adora lo stile ormai stracollaudato dell'occhialuto regista,gli altri troveranno ben poco oltre l'ammiccante confezione approntata con abituale metodo. C'è meno speranza rispetto le ultime commedie,come se l'autore avesse cercato di contaminare la nuova fatica con lo scetticismo di alcune sue opere ,ma la pellicola ha poca consistenza nel dipingere uno spaccato corale ruotante attorno al tentativo di acquisire,con ogni mezzo,quella felicità che sembra sussistere solo nel cambiamento. La disfattista visione del regista inquadra gli insuccessi conseguiti nel tentativo di rinnovamento con il solito cinismo,riportando però il patetico dimenarsi dei personaggi mediante un'esposizione logora,fin troppe volte sperimentata e quindi poco appassionante. Il messaggio colpisce senza servirsi di inutili fronzoli,Allen ha sempre il grande merito di apparire asciutto anche nelle situazioni più spiacevoli ,eppure manca di qualcosa,forse la sottigliezza e il dinamismo dei dialoghi non è più quello di una volta o più verosimilmente il continuo riciclarsi non lascia spazio a sorprese e il non riuscire più a spiazzare genera un'autoreferenzialità vanesia. Il cast sembra divertirsi,Naomi Watts e Gemma Jones convincono,Pinto e Punch sono gradite sorprese,Hopkins una certezza,mentre discutibile appare la scelta di Josh Brolin,il quale,tapino,si muove con la finezza di un gorilla all'interno di un negozio di cristalli. Il compitino non si discute, ma da un autore di tal calibro sarebbe stato lecito aspettarsi ben altro.