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INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI regia di Woody Allen

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annibalo     9 / 10  05/12/2010 09:57:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ogni film di allen è un apologo al non senso della vita, bisogna amare Woody per apprezzarlo, qui tutti ingannano tutti a cominciare da se stessi,e il pessimismo del regista non è tanto diverso da quello di un galimberti che però ti fa amare la vita
annibalo  05/12/2010 09:59:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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annibalo  19/12/2010 11:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vittima di uno stupro, la donna scriverà un libro-denuncia che parlerà delle sue esperienze e del suo passato, successivamente partorirà un nuovo romanzo: “The lovely bones” tradotto in Italia come “Amabili resti” da cui il film diretto da Peter Jackson (regista neozelandese all’apice del successo con la trilogia de “Il signore degli anelli”) .
La pellicola, nelle sale cinematografiche italiane circa nove mesi fa, parla della storia di una bambina quattordicenne assassinata dal suo vicino di casa, in seguito ad un abuso sessuale dello stesso. La protagonista, Suzie Salmon, resterà intrappolata in quella definita “terra di mezzo” ancora troppo legata alla sua famiglia e ad i suoi affetti, per accettare la sua morte e accedere al paradiso. Ed è proprio questa tematica: la difficoltà nell’accettare la morte e nel riuscire a fare della sofferenza un ricordo, l’accettazione di quanto effimeri possano essere i nostri legami davanti all’interrompersi di una vita che hanno affascinato il professor Aprile tanto da proporre il film come primo della rassegna cinematografica “Filosofia del cinema” di quest’anno, il cui tema è appunto la paura del futuro.
Ogni spettatore che ha assistito alla proiezione al Liceo di Cassano è rimasto profondamente scosso dall’abilità con cui il delicato argomento è stato trattato. Dopo una premessa del professore e la visione del film, è seguito un dibattito in cui i presenti hanno potuto esprimere le proprie sensazioni a riguardo.
“È un film sul dolore di cui è innervato lo scorrere del tempo, sul rimpianto che ogni ricordo trascina con se, sulla dolente perdita dell’infanzia e dell’innocenza che incombe, rapida, su ognuno di noi” dice il professore.
Gli eccellenti attori sulla scena riescono a suggestionare gli animi di ognuno e l’abilità del regista nel curare ogni dettaglio dà forza all’intero film.
“Sono piccoli resti, quasi minuscoli a simboleggiare la fragilità e la inermità delle povere cose in cui gli affetti e i legami si solidificano, per poco, pronti a diventare ricordo, in una scatola di giocattoli dismessi o in una scatola di rullini dimenticati, in una fotografia che lentamente ma inesorabilmente svanirà”, commenta il coordinatore del progetto.
Non sono mancati riferimenti a filosofi come Kant, Eraclito ed altri e scrittori che hanno trattato tali questioni nelle loro riflessioni, o riferimenti all’attualità che ci abitua all’ascolto di omicidi e stupri.

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annibalo  19/12/2010 11:35:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amabili resti....
non son d'accordo col 5 di media!!!è un affronto al maestro.
annibalo  07/12/2010 09:23:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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