carsit 7½ / 10 27/05/2013 15:44:04 » Rispondi Mentre la Disney è carente di idee, posso affermare con soddisfazione che " Rapunzel " spicca tra le vette della famosa casa produttrice. è vero che alcune cose sono un pò " riciclate" dai vecchi classici, ma è anche vero che squadra vincente non si cambia. Nel senso che la trama classica spesso è quella che più soddisfa il pubblico. Rapunzel parla di una ragazza segregata in una torre da parte di una strega, la quale si spaccia per sua madre ( anche se il suo vero interesse è quello di averla vicino per poter usufruire dello straordinario potere dei capelli). è parecchio interessante vedere il continuo confronto psicologico tra le due figure femminili del cartone . La strega usa un ricatto psicologico, giustificando la sua azione affermando che il mondo è malvagio e pericoloso ( da qui la prigionia della tenera protagonista). Rapunzel cresce per 18 anni con l'idea che la madre abbia ragione, ma che forse c'è qualcosa di buono e positivo che il mondo può trasmetterle. Da questo suggestivo incipit, la trama si dipana ( senza mai diventare realmente complessa). La CG raggiunge vette mai viste prima, regalando scorci di panorama mozzafiato, colori sgargianti e vividi, una veridicità riguardo i movimenti "fisici", per arrivare addirittura alle espressioni dei personaggi che spesso sono più eloquenti delle parole. Da contraltare ci sono le musiche, abbastanza dimenticabili e sottotono. I personaggi sono caratterizzati discretamente e sicuramente i migliori sono proprio Madre Gothel e Rapunzel. Il principe\ladro è un pò più macchietta, assieme a Maximum e Pascal ( entrambi irresistibili nelle loro gag). Inoltre è molto più interessante e bella la prima parte rispetto alla seconda.
COnclusione: Rapunzel cerca di coniugare i nuovi orizzonti della tecnologia con una storia che sa molto di " classico", ma ciò non è necessariamente un male. è sbagliato accostare tale cartone agli inarrivabili classici, ma immagino che il suo spazio Rapunzel se lo possa ritagliare senza problemi.