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I GUARDIANI DEL DESTINO regia di George Nolfi

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phemt     6 / 10  27/06/2011 10:25:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi scrive è un fan accanito di Phil K. Dick a parere personale tra i più grandi (se non il più grande) scrittore di fantascienza della storia!
Dalla morte in poi, Dick è divenuto un autore di culto anche e soprattutto grazie alle trasposizioni cinematografiche (non sempre all'altezza dello scritto originale a dir la verità) tratte da sue opere…
La bibliografia di Dick, intesa sia come romanzi che racconti brevi, è talmente vasta che possiamo aspettarcene ancora molte altre negli anni che verranno; questa volta è toccata a Squadra Riparazioni uno dei primi racconti scritti da Dick e venduti alle riviste di fantascienza nel 1954 un periodo in cui lo scrittore di Chicago era ancora un po' ingenuo e poco scafato ed era costretto a lavorare in fretta così da sfornare decine di racconti brevi per potersi mantenere…
Ma già in quei primissimi anni di carriera mostrò spunti notevoli e idee geniali, non per nulla il suo primo romanzo (Lotteria dello Spazio) sarà dell'anno successivo, e già nel 1953 Dick aveva dato alle stampe almeno tre classici (Impostor, Paycheck e Modello Due tutti trasposti in film in tempi più o meno recenti)…
E io sto ancora in attesa che venga trasposto in film Ubik, il vero capolavoro di Dick, e Scorrete Lacrime Disse il Poliziotto che con la giusta regia e il giusto adattamento potrebbe uscire un mezzo capolavoro!
E tutto questo senza parlare di chi ha saccheggiato Dick qua e là più o meno bene (i vari Matrix, Truman Show ecc...)!

Alla regia questa volta è stato scelto l'esordiente George Nolfi, comunque già sceneggiatore di alcuni blockbuster, che fa il suo senza strafare ma bisogna ammettere che lavorare con uno scritto di Dick non è mai facile...
I registi sono spesso tentati di adattare lo scritto alle loro voglie (o a quelle produttive come credo sia avvenuto in questo caso) invece di sfruttare quanto di buono e geniale avesse scritto Dick... La cosa ha senso se sei il Scott degli anni 80 o sei il Verhoeven al top della carriera, ha meno senso se ti chiami Tamahori, se sei il John Woo americano, se ti chiami Duguay o sei Spielberg mentre decidi di fare un'enorme spot pubblicitario invece di girare Minority Report...

Di certo in fase di sceneggiatura lo scritto di Dick (una ventina di pagine) andava ampliato... Ma il lavoro di ampliamento poteva essere più curato: Alla fine della fiera di Dick rimane giusto lo spunto di base arricchito da una storia d'amore banalotta e già vista migliaia di volte e la "solita" riflessione sul libero arbitrio... Il tutto condito da una sceneggiatura molto più lineare di quello che immaginavo che avanza senza troppi scossoni... L'idea di mettere il protagonista al centro della vicenda (mentre nel racconto è solo un oscuro impiegato) ci può stare nell'ambito della visione cinematografica e in realtà la storia d'amore (ma differente) sta pure nel racconto...
Ci si perde però per strada un paio di genialate (il cane/guardiano e l'ascensore/razzo) e si finisce per mantenere l'unica cosa che secondo me andava cambiata



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Poi per carità tutto gira bene, il ritmo è sostenuto e il film non annoia mai! Ma ho avuto come l'impressione che lo script fosse giusto la storia d'amore e intorno ci han girato il film, e che il racconto di Dick sia venuto dopo per dare un background sensato alla vicenda..
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Damon è imbolsito come non mai, il resto del cast fa il suo più che adeguatamente con citazione a Terence Stamp!

Nel complesso non è certo un film da buttare ma mi è sembrato più adatto ad un pubblico femminile! Certo che non se ne sono visti tanti di sci-fi in salsa romantica quindi anche solo per curiosità lo si può guardare!

In attesa di Ubik che a quanto pare dovrebbe diventare film nella mani di Gondry!