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HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE 1 regia di David Yates

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david briar     8½ / 10  23/11/2010 16:03:30 » Rispondi
Visto ieri al cinema, è forse la trasposizione cinematografica più fedele al libro, tralasciando il primo film che prendeva spunto da un romanzo ben più corto.
La scena iniziale rende bene la crisi del mondo magico e le sue conseguenze, anche se poteva essere più incisiva la scena della partenza dei Dursley, e sarebbe bastato spenderci un minuto in più.
Divertente la scena dei sette Potter, quella dell'intrusione al Ministero della Magia, dove i tre attori principali sono molto bravi, e altre battute sparse qua e là nella vicenda allo scopo di alleggerirla.
Belli gli effetti speciali, la fotografia e i toni oscuri dati dalla regia.
La parte on the road è la cosa più riuscita : i numerosi silenzi dei protagonisti e le sconfinate, cupe e desolate ambientazioni dove essi vagano, accompagnati spesso dalla radio che annuncia i morti del giorno rappresentano ottimamente la frustazione, la difficoltà e la paura nel reagire al regime di Voldemort da parte della comunità. Unico difetto è che si rischia in un paio di situazioni di annoiare e non coinvolgere lo spettatore, ma quasi tutte quelle volte il ritmo viene risollevato.
La scena dove si narra la "fiaba" dei Doni della Morte è magistralmente realizzata ed efficace, rende giustizia ai fratelli Peverell.
Il punto di divisione fra le due opere è abbastanza azzeccato, mostrato in maniera più spettacolare ed emozionante rispetto alla versione della Rowling, interessa chi lo vede alla visione del prossimo.
Emozionante il duello a Villa Malfoy, nonostante la tragica conclusione che ha luogo in una splendida spiaggia.
Per quanto riguarda la recitazione mi soffermerò sui personaggi, dato che non so i nomi di molti attori :
-Stima per Yaxley. Ha stile e ispira potenza ;
-Stima per Mundungus Fletcher. Ha proprio la faccia da canaglia, è come me lo immaginavo e doppiato in italiano pare un mafioso ;
-Stima per la Umbridge. Con quei sorrisetti leziosi riesce a caratterizzare al meglio uno dei personaggi più odiosi dell'intera saga;
-Stima per Ralph Fiennes. Da all'antagonista la giusta carica e gestualità;
-Stima per Tom Felton. Ha pochissime battute ma da perfettamente l'idea di quello che è il suo personaggio, cioè un ragazzo pentito il quale affronta qualcosa che è troppo per lui;
-Stima per i Ghermidori, appaiono poco ma la loro presenza si sente in continuazione;
-Stima per Alan Rickman, nonostante tutto è sempre piuttosto bravo ;
-Stima per tutti gli altri attori secondari e "terziari"(a parte qualche eccezione) che adesso non perdo tempo a citare, ho elencato quelli che mi hanno più stupito.
Il terzetto protagonista regge difficili interpretazioni; chi spicca è forse Rupert Grint, più intenso e credibile nelle scene di terrore, ma seguito a ruota dai bravi Emma Watson e Daniel Radcliffe, protagonisti addiritura di alcune scene di intimità del tutto assenti nel corrispettivo cartaceo.
I membri del cast che non mi hanno convinto essenzialmente sono due :
-l'attore che fa Rufus Scrimgeour è ridicolo, muove la bocca in modo del tutto improbabile ed è monoespressivo;
-l'attrice che fa Ginny, nonostante la somiglianza fisica in linea con quello descritto dalla Rowling, è poco intensa, poco convincente, poco credibile e poco espressiva(ma è anche il personaggio stesso che non è ben caratterizzato nei film, nell'opera di JKR è molto più grintosa, allegra e simpatica).
Ciò che l'opera cinematografica perde rispetto al capolavoro di Joanne Kattlen sono le varie sfumature dei personaggi secondari, infatti tutte le scene assenti riguardano questi, e bastavano poche battute in più per dar giustizia a tutti.
Assente quasi del tutto è la storia di Silente da giovane, una delle cose più interessanti del romanzo, spero che nella seconda parte gli venga data giustizia.
8 e mezzo, ma sono molto di parte.