marco86 8 / 10 08/12/2005 15:36:22 » Rispondi E' seriamente scandaloso che questo bellissimo film di Miike sia uscito in Italia solo dopo il successo commerciale del non tanto bello The call.E tra l'altro il dvd non è neppure dei migliori. Ma venendo al film,bisogna subito dire che è bellissimo.Potremmo dividerlo in due parti:nella prima a farla da padrone non è tanto l'azione,ma i movimenti di camera e la costruzione di ogni singola inquadratura.E questa prima parte non fa altro che raccontare una storia d'amore in cui solo noi spettatori possiamo sapere che la donna nasconde in realtà qualcosa. La seconda parte è diametralmente opposta ed è dominata dall'azione.Si scopre la reale identità della donna e si arriva gradualmente ad un'esplosione inaudita di violenza con la sequenza finale.gli ultimi venti-trenta minuti sono di certo i più belli del film,anche se in realtà sono i più criptici.
Fa bene cash a precisare che non si tratta in realtà di un horror,bensì di un vero e proprio dramma,di quelli che potrebbero spingere al suicidio.I giapponesi sono molto bravi a raccotare la loro sofferenza universale attraverso le immagini,vedi ad esempio Kitano.E in Audition la sofferenza personale della ragazza dal passato travagliato sfocia nel finale che è di sicuro tra i più crudi che io abbia mai visto. Da vedere senza troppi falsi moralismi.
cash 08/12/2005 15:37:56 » Rispondi davvero ho detto che era un dramma?
marco86 11/12/2005 19:34:28 » Rispondi Dicesti:"cominciamo col dire che sebbene sia catalogato come horror, di horror ha ben poco; è più un dramma a fosche tinte, un qualcosa alla lynch a cui hanno dato carta bianca".