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VISITOR Q regia di Takashi Miike

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Fuori Orario     8½ / 10  23/04/2012 17:11:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La rilettura(voluta o no,non ci è dato saperlo)del teorema pasoliniano,secondo Miike Takashi..
Il gusto per il gore-splatter fine a se stesso(che ha avvicinato al regista molti teen affamati esclusivamente di sangue gratis)cede,quasi completamente, il passo ad un'analisi fortemente drammatica della perdita d'identità nella famiglia moderna..
Miike compie quest'analisi in maniera diretta e cruda,con il preciso intento di sconvolgere lo spettatore,per condurlo all'interno della problematica morale derivante appunto dall'appiatimento dei rapporti familiari..
Lo shock inevitabilmente induce ad una riflessione,Miike lo sa,ed estremizza questo frangente(quasi divertendosi nel farlo) per scavare più a fondo possibile,conducendo l'oggetto della questione,la famiglia appunto,a disgregarsi,distruggersi,affondare in un'oceano di misere perfidie,impattare brutalmente con la deviazione psicologica..sino a spogliarsi completamente di sovrastrutture..arrivando ad essere un nucleo unico composto da elementi archetipici,che solo uniti hanno possibilità di esistere.
Il visitatore rappresenta l'elemento estraneo necessario per l'evoluzione di questo nucleo..quasi una coscienza familiare che condurrà la famiglia all'ri-unione finale..
E' un film per stomaci forti che non va assolutamente perso..
Per gli amanti del regista un cult assoluto