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VISITOR Q regia di Takashi Miike

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speXia     9 / 10  16/01/2012 21:09:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei tanti filmoni di Miike, molto sottovalutato.
Lontano dalla perversione di Ichi The Killer, la crudeltà di Imprint, la malinconia di Audition e la paura di The Call, il film è probabilmente il film più buonista di Miike che ho visto fin'ora.
La trama è all'apparenza molto semplice: un nucleo famigliare, in cui regnano indifferenza e violenza, si sta autodistruggendo. A rimettere a posto le cose interviene il "Visitor", enigmatico personaggio che, a colpi di sassate in testa, riuscirà a farsi spazio nella famiglia. La sua presenza influirà però sui vari personaggi, in modo più benefico di quanto si possa aspettare da un film di Miike. Da questa banale sinossi si diramano però le varie esperienze dei personaggi e, nonostante la perversione presente nel film (come già detto, però, in quantita minore rispetto agli altri Miike), tutto si concluderà con un geniale lieto fine.


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Alcune scene sono molto simpatiche (meraviglioso, a parere mio, il monologo del padre mentre riprende i fuochi d'artificio che sfasciano tutto), ma non per questo il film non riesce a farsi prendere sul serio, anzi, alcune sequenze rimangono impresse specialmente se non siete abituati alla crudeltà del regista.
Insomma, agli appassionati di Takashi come me penso che piacerà molto, a quelli che non hanno esperienza con la sua filmografia consiglierei di iniziare da film meno impegnativi e meno grotteschi, anche perchè alcune scene potrebbero non essere gradite e risultare demenziali e stupide. A mio parere, comunque, da vedere!