Spera 7 / 10 19/12/2011 17:46:02 » Rispondi Miike ormai regista conosciuto anche da noi in occidente ha sicuramente qualcosa da dire ma a volte è facile perdersi in un bicchiere di sangue guardando un suo film. Certo non bisogna avere stomaci deboli per assistere alle sue opere infarcite di ultraviolenza portata all'eccesso, una violenza che ti lascia a metà tra il girare lo sguarda e farti una bella risata. Questo però ogni tanto secondo me va un pò a discapito dei suoi film e accade anche qui in Ichi the killer. Diavolo la trama non è male, anzi diventa sempre più coinvolgente mano a mano che il film va avanti e ci sono diversi spunti interessanti: vicende di Yakuza, la triste vita personale di una prostituta e del suo protettore e Ichi, un ragazzo non con tutte le rotelle a posto a causa del padre che gli fa compiere gesti terribili solo per il suo personale tornaconto raccontandogli un sacco di bugie. Ichi rimane in bilico tra fragilità e pericolosità senza riuscire a trovare la sua strada in un mondo di inganni e prepotenze. Tutto questo a mio parere condito da troppa violenza. Nei momenti più fighi del film si arriva poi a carneficine che mi facevano sbuffare e rendevano il film prevedibile. Dopo le prime 2 scene di sangue il tutto era ormai troppo prevedibile. Penso che comunque sia molto difficile vedere un film di Miike che non ci lasci qualcosa dentro oltre la violenza quindi credo che il suo scopo lo raggiunga comunque però equilibrerei meglio le scene violente anche perchè così Miike si pregiudica una grande fetta di pubblico...ma che dire...le cose più ***** sono quelle per pochi eletti. Miike ha sicuramente un suo stile e su questo non ci sono dubbi.
Concludo però dicendo che se volete veramente apprezzare il cinema Giapponese e vi piacciono storie di Samurai e YAkuza allora guardatevi qualcos'altro, non so due nomi A CASO: Akira Kurosawa e Takeshi Kitano
" Si, ma guarda che questa volta non basterà il mignolo..." E lui prende e si taglia la lingua. Maaaaaaaaaaa, che forza ragazzi...esagerato nel mostrare Miike ti fa inorridire e ridere al tempo stesso. Anche questo è cinema