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SALT regia di Phillip Noyce

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Spotify     6½ / 10  11/09/2016 20:13:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Classico action all'americana, nulla di nuovo, ma comunque una pellicola di piacevole intrattenimento. La trama è ancora una volta incentrata su un agente della CIA, Evelyn Salt, la quale, dopo le rivelazioni di una spia russa, si ritrova braccata dai suoi stessi colleghi, i quali temono che la ragazza possa compiere un omicidio politico che stravolgerebbe il mondo intero. L'agente dovrà dimostrare la propria innocenza. Niente di innovativo sotto il sole quindi, è una pellicola molto anni 80, in quanto rievoca il fantasma della guerra fredda e dunque pone ancora una volta USA e Russia prossime allo scontro. Tuttavia questo "Salt" riesce a divertire quanto basta lo spettatore con le tradizionali sparatorie, gli spettacolari inseguimenti e le improbabili esplosioni. Tutto come da copione. La regia di tale Philip Noyce non è molto diversa da tutti gli altri film fracassoni come questo qui. E' piacevole, scene d'azione molto esagerate (a volte anche parecchio inverosimili) e visivamente pirotecniche, non manca neanche un po' di suspense, quella tipica degli action/thriller, ed effetti speciali ben riusciti. Non male la direzione degli attori, tutti credibili e fatti ben calare nei rispettivi panni. Il personaggio di "Salt" assomiglia a tanti altri protagonisti di questo tipo di pellicole, diciamo che intriga quanto basta, non è caratterizzato al massimo delle potenzialità ma d'altro canto c'era da aspettarselo. Comunque fa presa sullo spettatore. Ancora meglio la descrizione di Ted Winter, il cui segreto non viene mai fatto intuire dal regista. Il ritmo è sempre alto, Noyce è bravo a mantenere costante l'interesse per la storia. Buono il montaggio, serrato e frenetico. Ad ogni modo, l'episodio migliore della pellicola è senza dubbio la scena nella casa bianca, ovviamente ci sono un sacco di sequenze al limite del razionale (vedi spoiler), però siamo sicuramente all'apice del film con bei combattimenti corpo a corpo, deflagrazioni di ogni genere e quant'altro. La fotografia è discreta, nulla di speciale ma comunque da il suo contributo, conferendo al film un tono abbastanza freddo. Il cast non dispiace: Angelina Jolie adattissima al ruolo di Evelyn Salt, si dimostra un'attrice sempre a suo agio nelle pellicole d'azione. Ottime le movenze e molto brava a fare addirittura la triplo giochista. Espressioni convincenti e decente interpretazione dei dialoghi. Bravo anche Liev Schreiber, validissima la sua recitazione anche se parecchio stereotipata. La sceneggiatura invece è mediocre: innanzitutto partiamo dal fatto che l'originalità sta a zero, tutta roba trita e ritrita. Poi questo screenplay è la fiera delle situazioni inverosimili, davvero ci sta di tutto e il brutto è che queste cose si possono accettare 1-2 volte durante lo svolgimento della storia, ma quando iniziano ad essere continue, sembra un po' una presa in giro. Alcuni contesti sono spiegati in maniera troppo superficiale e finiscono spesso con l'essere lasciati per strada. Anche il finale è scritto maluccio. Dialoghi così e così. Le poche cose buone sono i colpi di scena, in particolare quello alla fine e l'idea del metodo d'educazione imposto alle future spie russe. A livello registico non mi ha convinto l'epilogo (tutta la scena dell'elicottero), l'ho trovato abbastanza illogico e buttato li così. E' anche ovvio che, come ho scritto poco prima, Kurt Wimmer ha le sue responsabilità.

Conclusione: un thriller d'azione come tanti ce ne sono, diverte, non stanca e presenta i medesimi difetti delle altre pellicole del genere. Sufficienza piena.

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