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IZO regia di Takashi Miike

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BlackNight90     7½ / 10  21/09/2009 02:49:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo ripetere ciò che ho letto in alcuni commenti precedenti, è oggettivamente impossibile comprendere appieno questo film se non si conosce la cultura orientale, soprattutto nel suo lato filosofico e spirituale.
Non pretendo di capire anche solo la metà dei temi che Miike tratta velandoli dietro un'intricatissima foresta di simboli e metafore affascinanti e suggestive, quel che è certo è che questo è uno dei film più metafisici ed ermetici di Miike, un insieme di riflessione filosofiche mischiate a scene sanguinosissime, violente o poetiche che si susseguono in un ritmo frenetico: si può cogliere la lucida consapevolezza del regista sulla natura umana dominata dall'irrazionalità, dal male e dal desiderio di vendetta, riflessioni sulla religione (molto presente il buddismo) ma anche (insolitamente) sulla storia e sui concetti di nazione e amore, sul ciclo infinito di morte e di rinascita, con cui si conclude il film in modo ottimista direi.
Insomma c'è molta roba, forse troppa e si avverte un'atmosfera da incubo che può risultare pesante e opprimente (e la durata non aiuta), a mio parere simile a quella di Gozu. Insopportabile il cantastorie con la raucedine, Kitano meritava più spazio. FIlm molto interessante per i numerosi spunti e per il forte spettacolo visivo, ma di Miike ho preferito altro.