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LA REGINA DEI DANNATI regia di Michael Rymer

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frine     7½ / 10  02/03/2007 04:12:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, quando lo vidi al cinema tutti mi guardavano in cagnesco: "Ma come, vai a vedere questa roba?". Confesso, ero una fanciulla indifesa, e mi limitai a difendere la formidabile colonna sonora.
Riguardandolo in TV, mi sento in dovere di rivalutarlo: con tutte le pacchianate horror e pseudo horror che ci sono in giro, questo è almeno un film che punta su una storia originale e interessante.
Gli effetti speciali non sono gran che, Stuart Townsend non è molto espressivo (ma almeno è più "Lestat" di Tom Cruise).
Ci sono almeno tre temi:
a) l'amore di Lestat per la musica;
b)la capacità di Lestat di amare gli umani (in sintonia con alcuni vampiri suoi alleati, e in contrasto con la sangunaria ferocia dell'antica vampira Akasha, ormai superata dalla storia)
c)l'attitudine di Lestat ad interagire con gli umani (compagni di band, amici, fans) e a rivelare loro gli orribili segreti che un vampiro, anche il migliore, porta inevitabilmente con sé.
L'interpretazione delle "Vampire Chronicles" di Anne Rice assume una dimensione spiccatamente romantica, incentrata sull'amore tra l'affascinante vampiro e la mortale Jessie, entrambi disposti ad 'offrirsi' in una sorta di sacrificio pagano, l'uno per l'altra. Ovviamente il taglio dato al film obbliga a eliminare alcuni personaggi essenziali nel racconto della Rice, quali la madre di Lestat (Gabrielle: una sorta di vampiresca Teti, eheh), e, naturalmente, Louis.
Peccato che Vincent Perez debba portare sulle sue spalle (non tanto fragili tutto sommato) il peso di ruoli diversi ('creatore' di Lestat ed anche suo consigliere e alleato). Peccato anche che non sempre Townsend riesca a coverizzare convincentemente la splendida voce di Jonathan Davis. Peccato per tutti quei balzi sovrumani (ne bastavano molto meno) e per il volo di Lestat e Akasha, teletrasportati in un'Isola dei Beati che in realtà, prevedibilmente, è solo un'Isola dei Dannati.
Ma il probelma di fondo (immortalità vs solitudine, morte e angoscia) c'è tutto. Viene risolto semplicisticamente, è vero, ma con i tempi che corrono un'occhiata la film si può dare sicuramente.
Difetto gravissimo: Lestat che si fa portare a casa, come cibo, le groupies dei suoi spettacoli . Un atteggiamento molto volgare per l'aristocratico e riflessivo vampiro.
agentediviaggi  02/03/2007 09:51:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao che fine hai fatto :-)))?
frine  03/03/2007 00:19:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lavoro come una matta per organizzare convegni e partecipare a convegni organizzati da colleghi.
Il 3 e il 4 aprile aspettiamo te e tutti gli amici a Ravenna per il meeting "Dalla cetra al sintetizzatore. Il mito greco nella musica contemporanea". Ci sarà un concerto dello splendido Oliver Kern, un workshop multimediale di Bibi Bozzato, e molte altro ancora. Ah, io parlerò di "Achille nell'età del metal".
A proposito, come ti è parso questo film?
agentediviaggi  05/03/2007 16:08:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non l'ho visto. A dire il vero vedo pochissimi film horror, perchè non amo il genere. Molto piu la fantascienza, il fantastico e il thriller psicologico con qualche venatura irrazionale. Beh buon lavoro.
frine  20/10/2008 04:10:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, frine is back.....
WildHorse  24/07/2009 03:05:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
and who if any steals?