caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE BURNING (2008) regia di Kenta Hayashida

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     10 / 10  15/08/2010 15:23:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Burning, ovvero come fare un film straordinario senza soldi e senza mezzi, basandosi solo su uno spunto meravigliosamente originale e sul talento visivo di un regista al suo debutto nel lungometraggio.
"The Burning" è un piccolo e sconosciuto capolavoro del cienma contemporaneo giapponese, parte placido come se fosse un film delicato e suadente e poi continua sempre più estremo e poetico, fino a spezzare il cuore più passa.

Il rapporto tra le due sorelle è sottile e ambiguo, scavalcando abilmente tra il familiare affetto e l'amore. C'è tensione nel loro rapporto, una tensione sensuale che sfocia soprattutto nella scena più bella dell'intero film e che meriterebbe anche un premio o due, quel finale -straordinario, cattivo, dolente- che mette in scena l'ultimo incendio.

Il fuoco è la metafora in contrasto al clima invernale del film. La vita è un fuoco tranquillo che pian piano brucia fino a consumarsi, la morte è un disastroso e fatale incendio impossibile da combattere.
Questo contrasto è evidenziato nella magnifica mezz'ora finale, silenziosa, disturbante, dolente.
E' il camminare lento e sbilenco delle due sorelle abbracciate, sulla strada, nell'oscurità. Raggiungono il mare all'alba, danno fine al loro viaggio con l'illusione di costruire una nuova famiglia. L'ultimo incendio.

Un devastante trip di 70 minuti. Delicato quanto struggente, riesce a spezzare il cuore in pochi attimi. Da non perdere.

E il film è anche un devastante testamento artistico. Il suo regista, Kenta Hayashida è morto poco dopo le riprese. Un uomo che è debuttato nel migliore dei modi e che sarebbe potuto diventare uno dei maggiori autori di cinema nipponico contemporaneo, ha racchiuso il suo cuore qui, in 70 minuti.