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SHELTER - IDENTITA' PARANORMALI regia di Mans Marlind, Bjorn Stein

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Jolly Roger     6½ / 10  08/03/2015 16:03:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un thriller a tinte horror che ingrana la prima marcia alla grande, proiettando fin da subito lo spettatore all'interno di un racconto interessante e intrigante. Merito anche e soprattutto del tema trattato: lo sdoppiamento di personalità è la malattia più inquietante tra quelle ipotizzate dalla scienza psichiatrica, nonché una di quelle che esercita maggior interesse ed orrore in noi non addetti ai lavori.
La psichiatra (Julianne Moore) nel film si trova davanti un caso estremo, quello di Adam / David, l'uno aggressivo l'altro timido, l'uno aitante e sicuro di sé, l'altro paraplegico e gentile. Nessuno dei due sa nulla dell'altro e non si conoscono per niente...Ma entrambi vivono nello stesso corpo! Un caso incredibile livello scientifico, ma che si scoprirà che va ben al di là della stessa scienza.

La recitazione di Julianne Moore è un grosso valore aggiunto: l'attrice riesce a dare una profondità enorme al proprio personaggio, esprimendone tutte le lacerazioni interiori, i dubbi latenti, i conflitti inespressi...insieme a quel complesso di certezze solidificatesi negli anni e al loro improvviso sgretolarsi.
Una di queste certezze è che la duplice personalità sia una categoria soltanto ipotizzabile a livello teorico ma mai realizzabile, in quanto una dissociazione completa di personalità (nel quale cioè una personalità non ha coscienza alcuna dell'altra personalità) non potrebbe verificarsi all'interno della stessa "struttura", fisica e piscologica, di un singolo individuo.
Secondo la dottoressa, non potrebbero mai coesistere due personalità diverse in un stesso individuo, ma sempre e solo una, la quale - in preda a delirio - proietterebbe le proprie emozioni / deliri in una personalità inventata, la quale resterebbe comunque secondaria rispetto alla personalità dominante.

Il caso in esame, tuttavia, è di quelli davvero inspiegabili - dato che le due personalità Adam / David sembrano assolutamente separate e non comunicanti. Le certezze scientifiche della dottoressa si infrangono nel corso del film, ma, purtroppo, allo stesso modo si infrangono anche le premesse realistiche e le basi scientifiche della prima parte.
Il film inizia a cambiare strada, a forzare le cose, finché deraglia, a mio parere un po' eccessivamente, nel "paranormale". Vedo però che la maggior parte dei commentatori non ha apprezzato questa svolta troppo decisa. Malgrado questo, i 4 che sono volati sono francamente eccessivi, perché il film mantiene un buon ritmo, suspense, recitazione e serietà fino alla fine.

Ottima la fotografia e l'atmosfera.
Momento clou la visita al paesino in campagna, con tanto di Rednecks, e i dialoghi con la madre di David, belli e forti da sembrare pugni nello stomaco.


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