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SHELTER - IDENTITA' PARANORMALI regia di Mans Marlind, Bjorn Stein

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  03/03/2011 10:18:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prima esperienza nel cinema mainstream per il duo svedese Marlind & Stein,la partenza è accattivante,di quelle che incuriosiscono grazie ad un disegno sibillino e alla presenza di due attori solitamente efficienti seppur in questo caso non proprio in splendida forma.La regia è misurata e adatta al genere,interessante l'utilizzo di una fotografia plumbea,non si può dire che si possa avvertire gran tensione ma la storia sembra reggere appoggiando schemi collaudati senza evidenziare particolari cedimenti.
Ben presto però "Shelter" si esaurisce in un guazzabuglio lacunoso,con influenze che pescano a piene mani un po' dove capita fino a propinare delucidazioni fragiline oltre che rielaborate senza rilevante personalità,ad esempio è impossibile non pensare a "Il tocco del male" di Gregory Hoblit.
Gli avvenimenti e i personaggi si ammassano seguendo un fiacco filo logico ed ogni speranza di riscontrare una certa finezza concettuale svanisce davanti al solito adrenalinico baraccone.
Un'occasione sprecata, in quanto la prima parte rifinita su ritmi ovattati è davvero coinvolgente e stuzzicante a seguirsi,purtroppo le inevitabili spiegazioni non elettrizzano e la sceneggiatura di Michael Cooney (giustamente incensato per lo script di "Identity"),frana in un polpettone di matrice teologica con un proverbiale quanto rudimentale scontro tra scienza e religione.Non bruttissimo ma senza mordente nelle fasi decisive,la punizione per i miscredenti poi sembra presa da una squallida favoletta medievale.