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BENVENUTI AL SUD regia di Luca Miniero

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  11/02/2011 15:29:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rifacimento in salsa nazionale di quel "Giù al Nord" che in Francia ha riscosso un successo inatteso e francamente sproporzionato.Fiaccato da dosi sovrabbondanti di un buonismo alla lunga stomachevole e reso poco intelligibile ad un pubblico poco avvezzo alla lingua francese per via dei numerosi doppi sensi ed equivoci lessicali ,ovviamente intraducibili alle nostre latitudini,risulta come un film gradevole,ma nulla più.
Anche se onestamente qualche pregio lo annoverava,su tutto una prima parte veramente pungente e scorretta,ripresa e riproposta in "Benvenuti al sud" ,come tutte le migliori gag dell'originale, ma ripulita di ogni eccesso e ridotta ad un'introduzione fin troppo repentina e innocua.Ecco,il problema è sempre il solito,la commedia italiana non osa più nulla, ridotta ad esagerazioni favolistiche affette da una gentilezza fuori luogo.L'incapacità di scavare in profondità e prendersi gioco del nostro malcostume,in questo caso divulgato da tradizionali pregiudizi tra polentoni e terroni,è andato perduto,pochissimi registi ormai osano uscire da imbarazzanti standard ai quali il pubblico si è assuefatto da tempo.
Troppo educate queste commediole,inoltre prive di ritmo e della giusta dose di comicità.Sicuramente non vi erano ambizioni riguardanti disamine sociologiche o simili,ma lo "scontro" tra l'operosità della nebbiosa Brianza e l'imperturbabilità dall'assolato paesino cilentano è sbandierata tramite diseguaglianze scolastiche e troppo grottesche.
A tutto ciò si aggiunga un Bisio eterna controfigura di se stesso e una Finocchiaro troppo sopra le righe per essere credibile.Per lo meno Siani,notoriamente un senza talento che deve le sue fortune a chissà quale santo,risulta più tollerabile del solito.