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A TUTTE LE AUTO DELLA POLIZIA regia di Mario Caiano

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  18/11/2015 10:17:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il titolo potrebbe far pensare al classico "poliziottesco", ed invece il lavoro di Mario Caiano è sicuramente più associabile al filone del giallo. Le analogie con "Cosa avete fatto a Solange?" e a "La polizia chiede aiuto" - entrambi di Massimo Dallamano- sono piuttosto evidenti, in questo caso tutto ruota attorno alla sparizione della figlia sedicenne di un arrogante "barone" della medicina. Il corpo esanime della giovane viene ritrovato in un lago scatenando un'intricata ricerca dell'assassino, che dai bassifondi sociali si sposterà sempre più verso l'alto.
Banalotto e superficiale nell'attacco alla classe benestante e al consueto perbenismo di facciata, "A tutte le auto della polizia" si lascia apprezzare per una prima parte davvero strutturata a modo, con uno sviluppo delle indagini ben ponderato. Il sempre efficace Enrico Maria Salerno viene messo un po' in disparte da Antonio Sabato, vero mattatore della pellicola in cui i nudi si sprecano e il sangue, da metà in poi, comincia a scorrere. Il film a questo punto si appiattisce, assumendo la forma dell'ennesimo clone non proprio memorabile dei primi film di Dario Argento e compagnia bella. L'apparizione del killer sospirante con immancabili guanti neri rende il tutto più prevedibile, sino ad un finale accettabile ma tutt'altro che sbalorditivo.
Un prodotto di genere senza clamorosi acuti, capace comunque di momenti piuttosto incisivi (come ad esempio quello relativo al ritrovamento della vittima).