caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SOMEWHERE regia di Sofia Coppola

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
cris_k     7 / 10  08/04/2011 20:48:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Coppola è così: ti attira con le inquadrature, con i silenzi e con colonne sonore sempre azzeccatissime, sempre in constrasto con la statiticità quasi fotografica delle riprese. Promuovo questo film perché ci sono molte buone intenzioni e perché è affine allo stile della regista.

Provo a darne un'interpretazione. Ho aspettato qualche giorno perché l'impatto emotivo si diluisse.
Le prime scene sono uno strazio, sembra quasi una cosa amatoriale, sciatta. Ad una lettura superficiale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
possono sembrare espedienti che rappresentano lo squallore, la tristezza della vita della star. Però, il fatto che siano così esagerate, affettate, grottesche, suggerisce un'interpretazione più ampia. Insomma sono così sciatte che alla lunga hanno un forte potere dissonante, mettono in discussione non la vita della star ma la vita della sua essenza, sembrano la rappresentazione audiovisiva di una domanda: perché.
Poi il film si riprende, e rimane caratterizzato da quel senso di vuoto, un pieno vuoto, fortemente dissonante.

In definitiva, mi piace l'idea dell'insieme e apprezzo il significato, direi esistenzialista, ma con un forte senso di disagio. Bello anche il fatto che non punta sulla derisione/critica della vita da star, ma la guarda da lontano, con un occhio disinteressato. La Coppola ha scelto la strada meno battuta, e la cosa mi piace.
Francamente pessima la missione in Italia, Telegatti e Marini sono imbarazzanti. Inutile l'episodio con la Chiatti. Non da biasimare gli attori, perché evidentemente la Coppola ha voluto dare un taglio 'squallido' a queste scene per esigenze narrative.
Bocciate alcune scenette non riuscite, come l'esordio in ascensore di Benicio del Toro, l'affettato teatrino con Michelle Monaghan.
Non è il migliore lavoro della Coppola, forse un po' più di cura nella sceneggiatura e nella scelta delle location avrebbe dato un risultato migliore. Lo stile minimalista è il più difficile, deve essere straordinariamente curato nel minimo dettaglio, manca qualcosina....