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SOMEWHERE regia di Sofia Coppola

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suzuki71     7 / 10  09/09/2010 12:19:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La non-storia qui rappresentata è una scelta precisa e non una mancanza di idee o inventiva della brava regista che, ad esempio in Maria Antonietta, dimostra di saper ben condurre un film ricco di eventi ed azioni. Detto questo, mi chiedo: quanto è interessante tutto questo? Mi è venuto in mente Paranoid-Park, a cui lo accosterei senza indugi: in entrambi i film vengono rappresentate angosce e quotidiane disperazioni filmando scene dove non accade nulla di straordinario. Entrambi i film sono stilisticamente ben fatti, eleganti ma: quanto può interessarci? Quanto può parlarmi questa storia di solitudine, che sconta - davvero peccato - un banalissimo finale...

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Antonioni era un maestro del non dire-non fare, ma qui (forse è un mio limite) non ho avvertito la stessa profondità, e sia il soggetto che lo stile mi sembrano un po' troppo prevedibili.
jack_torrence  10/09/2010 01:15:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, non c'è la stessa profondità che può esserci in Antonioni, ma questo perché le premesse stilistiche sono completamente diverse. Non è così semplice: vuoto - lentezza - crisi esistenziale.

Tra l'altro il mio voto è più basso del tuo però nel tono del giudizio sei più severo (infatti non lo rapporto a un 7).

Parli di Paranoid Park e anche a me Somewhere ha fatto venire alla mente un film di Van Sant, però Last Days, sugli ultimi giorni di vita d Cobain. Paranoid Park parla di crisi adolescenziali e da quel che mi ricordo il protagonista vive un'inquietudine intensa, al contrario di quello di Somewhere che non è in grado, se non verso la fine, di registrare alcuna inquietudine. Il finale è l'accenno di un'uscita dall'anestesia dei sentimenti. Che passa attraverso una crisi di pianto. Che NON è - forse - per sua fortuna - come gli viene detto dalla ex compagna al telefono - una cosa passeggera.

Mi sto accorgendo che il film forse mi piace più di quanto ho creduto appena visto.
suzuki71  13/09/2010 11:37:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Jack.

Il voto non è bassissimo perchè non si può non riconoscere una quasi perfetta cadenza stilistica delle scene, a parte alcune inquadrature forse troppo lunghe (i balletti lap-dance, l'espressione stufata della figlia verso il padre alla colazione con Laura Chiatti), la prova degli attori è sicuramente buona, location ecc... Ma il finale del miliardario che abbandona la ferrari e si incammina verso somewhere lo trovo parecchio banale e poco credibile, come tutta la storia del resto: la solitudine di un multimilionario attore di Holliwood è tutto sommato un clichè comodo ma poco credibile, assai radical-chic, verosimile più che veritiero. E' un film che graffia davvero poco, quasi un patinatissimo calmiere delle coscienze hollywoodiane, e un leone d'oro che mi lascia perplesso (non ho visto gli altri, ma insomma.....).
Lo accostavo a "Paranoid Park" perchè anche in quel film la storia si svolge in un tempo brevissimo, filmando momenti quotidiani quasi inutili (apparentemente inutili) da un punto di vista di dispiegamento della trama.
E dimenticavo la colonna sonora, davvero ingombrante, troppo presente, non me ne frega poi tanto della hit parade della Coppola: la mia è sicuramente migliore!!
jack_torrence  13/09/2010 12:43:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che tu abbia sostanzialmente ragione sul finale (vedi anche mio commento al commento di kowalski): "non basta", è poco credibile, come scrivi tu.
Quanto al leone d'oro, nutro ovviamente le tue stesse perplessità.

La maestria stilistica non mi porta automaticamente a riconoscere un voto superiore al 6 :-)