La mia cara Sofia Coppola, è molto brava...così brava che mi aspettavo di più...Sicuramente se fosse stato il suo primo film così, le avrei dato un bel 8,5/9 ma dopo Lost in Translation, non se ne può uscire con una storia pressoché identica, ma che non è ai livelli di Lost in Translation...
Gli attori sono bravi e la regia è ottima...è il concetto di fondo, la solitudine negli eccessi, nel materialismo, che comunque aveva già espresso nel precedente capolavoro...credo che tutti coloro che hanno amato quel film, dopo aver visto questo si sarebbero aspettati cmq una storia diversa...invece (passa allo spoiler prima di proseguire)
...ci ritroviamo in un albergo (come in L in T), con un attore che si sente solo, non riesce a dormire, beve e fuma (e l'avevamo anche il L in T), che rifiuta massaggi (come in L in T), che fà il bagno in piscina (come in L in T) che si ritrova a letto solo per sesso (come Bob Harris), che guida una Ferrari (Bob Harris pensava alla Porsche), che fà le docce con una parte del corpo fuori (Bob Harris la testa, Johnny il braccio ingessato:), guarda la Tv annoiato, ha fredde telefonate con la moglie...ecc. ecc. Entrambi i protagonisti hanno toccato il fondo, ma alla fine ritrovano il senso della vita e se stessi riscoprendo i rapporti umani, l'amore e l'amicizia tramite una ragazzina (Scarlett Johansson in L in T e sua figlia qui)...(Ritorna al commento...)
...Continua...
Oltretutto molti dettagli sono migliori in Lost in Translation e lo dico da addetto ai lavori:
La fotografia, seppur buona, non è minimamente ai livelli di L in T dove le inquadrature sono perfettamente studiate, quelle notturne sono a dir poco favolose... La colonna sonora, tra ambient e qualcosa di New Wave è bellissima in Lost in Translation...mentre qui neanche me la ricordo...
Secondo me, poteva benissimo affrontare il tema della solitudine negli eccessi, non ripetendo la vita di un attore in un Hotel...a Los Angeles è pieno di Rock Star che hanno questi eccessi e vivono ai limiti, pieno di Managers esauriti, di artisti, pittori, modelli e modelle che vivono queste vite di materialismo e solitudine...Perché ripetere la vita di un attore, quando cambiando personaggio e situazioni, ne sarebbe uscito un film nuovo, senza un copiare se stessa, ma che avrebbe espresso comunque quello che la cara Sofia voleva comunicarci...
Silver 06/09/2010 02:41:44 » Rispondi Penso che i registi così intimisti, raccontino la stessa storia fino a quando credono di averla raccontata a dovere. Il prossimo della coppola potrebbe essere simile a questo, oppure completamente diverso.
mirkoworld 12/09/2010 16:42:59 » Rispondi Si, su questo non c'è dubbio ma, quando si pensa di dare di più di una realizzazione precedente, ed invece si è dato oggettivamente meno, allora c'è qualche problema...a me il film è piaciuto, sicuramente lo rivedrò per apprezzarne di più alcuni passaggi e scene...ma a mio modesto parere, cmq da professionista del settore (da più di 15 anni nel mondo della fotografia ed arti visive), poteva scegliere meglio la soundtrack, che in questo genere di film a volte se non c'è è anche meglio, accorciare alcune parti (pattinata della figlia, lap dance in albergo...). Anche le inquadrature, troppo storte o tagliate male, telecamera poco stabile, in Lost in Translation erano sublimi...a partire dalle luci...il direttore della fotografia Lance Acord è stato moooolto migliore di quello di somewhere Harris Savides...Lost in Translation ha scene e dialoghi geniali (le sessions di fotografia di Bill Murray sono spettacolari, di una comicità unica, con contenuti addirittura antropologici:) Cmq ripeto mi è piaciuto ma poteva fare di più!