Ciaby 4½ / 10 01/07/2010 18:29:40 » Rispondi Della serie: le delusioni arrivano da chi meno te lo aspetti. Kumakiri è, infatti ,un fottuto genio artefice di due filmoni quali il ferocissimo "Kichiku" e il bellissimo "Antenna", mentre in "Freesia" sembra letteralmente perdersi senza sapere dove andare a parare. Già il fatto che il film sia basato su un popolare manga e che la trama sembri una versione sfuocata di "Battle Royale" lasciava già abbastanza di stucco. Ma da qui ad uscirne con un vero abisso ce ne voleva. Il film è fiacco, lento, privo di ritmo, non ha nè l'assenza di pudore di "Kichiku" nè la bellezza formale di "Antenna" e tutto precipita. Kimamura, forse consapevole di questo, cerca di trovare la poesia nell'ultima parte di film (tra l'altro la più riuscita) e di picchiar duro con una violenza gratuita e poco contestualizzata. Ne esce una sorta di critica ironica del solito Giappone disumanizzato, senza mordente. E via via che "Freesia" scorre si rischia lo sbadiglio andante. Cast inadeguato con il protagonista (il solito Tama, messo lì per le ragazzine) da prendere a schiaffi, finto traumatizzato e monoespressivo che tenta di fare il bello/impossibile. Peccato. E' un tonfo d'artista, che comunque non ha perso (grazie a Dio) il talento con un promettente "Non-Ko".