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FRATELLANZA - BROTHERHOOD regia di Nicolo Donato

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  03/12/2010 10:58:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Congedato dall'esercito Lars finisce a far parte di un movimento neonazista, preso sotto l'ala protettiva di Kilo che ne vorrebbe fare un leader finisce con l'innamorarsi, corrisposto, dello skinhead Jimmy.
Inserire in un contesto portato alla virilità e al machismo estremo una storia d'amore omosex non è certo un'intuizione singolare. Il netto contrasto dovrebbe favorire la pellicola di Nicolo Donato, il quale però non riesce ad andare oltre un compitino di formale diligenza, annacquato da una disamina schematica dell'incompatibilità venutasi a creare. Si scava poco nell'interiorità dei personaggi e conseguentemente la consistenza di un rapporto che erompe quasi per caso non si riesce a cogliere. Se la definizione caratteriale approssimativa potrebbe starci per le figure di contorno, comunque descritte in modo fin troppo integro e fedele ad un'ideologia fanatica, il metodo diventa dannoso quando si focalizza sui due amanti.
La pellicola è piuttosto noiosa e trascorre senza guizzi tra scorci di vita amorosa, riunioni del movimento e atti vandalici, il tutto permeato da una sensazione di pericolo per nulla opprimente. Meglio i momenti drammatici rispetto la melensa retorica più volte riscontrabile, mentre il pestaggio del gay ad inizio film, da intendersi come monito, è fastidiosamente accessorio in quanto esplicativo in modo scolastico di ciò che i due amanti rischiano se scoperti.
"Botherhood" si ferma ad una coraggiosa intenzione, mi sfugge il criterio col quale sia stato proclamato vincitore al Festival di Roma nel 2009.