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THE SINFUL DWARF regia di Vidal Raski

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KOMMANDOARDITI     5½ / 10  01/07/2010 01:20:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i vari "women in prison" in voga nei primi anni settanta, questa è sicuramente la pellicola che meno corrisponde ai classici canoni del particolare sotto-genere cui appartiene. THE SINFUL DWARF è una scoperta insolita e bizzarra, per di più unica regia del danese Vidal Raski.
LA TRAMA : Olaf, trentenne affetto da nanismo e personaggio di rara malvagità, ha come principale occupazione giornaliera quella di girovagare per le strade del suo paesino, in cerca di giovani ragazze da catturare, schiavizzare, drogare e costringere a prostituirsi (!) Nel prologo lo vediamo adescare senza scrupoli una ragazzina che gioca sul marciapiedi, prospettandogli giocattoli e pupazzetti in regalo. Fattosi seguire sin dentro casa, l'infame nanerottolo le assesta a tradimento una violenta bastonata sulla testa e la trascina all'interno di una oscura cella segreta, nella quale mantiene segregate anche altre sue due prede del gentil sesso (rese eroinomani ed in perenne stato di crisi d'astinenza...!) La laida topaia in cui vive assieme alla madre sfregiata (e soubrette di cabaret in disarmo) è una misera pensioncina a zero stelle che i due utilizzano, come copertura, per il loro basso esercizio postribolare. Una coppia di giovani sposi, capitati li per caso, ne subirà le dovute conseguenze...
Per dirla tutta, il livello "weird" di questo film non giustifica affatto , a parer mio, tutto l'alone di fama e curiosità che lo avvolge, dovuto forse più ad una locandina abbastanza maligna ed inquietante.
Tecnicamente e per stile, l'opera di Raski ricorda molto da vicino un altro prodotto scandinavo dell'epoca, ben più crudele e riuscito, ossia quel THRILLER-EN GRYM FILM dello svedese Bo Arne Vibenius. Parecchie le loro similitudini formali : macchina da presa il più possibile statica, montaggio alla boscaiola (fatto cioè con l'accetta), rozzissimi inserti porno ( entrambi uscirono nelle sale in doppia versione, hard e soft).
D'altronde le finalità "exploitation" sono evidentissime e surclassano di gran lunga i pochi elementi orrorifici presenti : ragazze/schiave sempre nudissime, con tutto il loro "corredo genetico" in bellissima mostra ; sequenze di sesso e stupro biecamente appaiate a motivetti arrembanti ed ironici ( alternate, con un divertente montaggio, ad immagini di ciò che accade all'esterno della "camera proibita").
Ciò che non convince, oltre alla mancanza di un qualsivoglia guizzo geniale ed inatteso da parte dell'autore, è la completa incapacità del reparto interpreti. Il personaggio del nano Olaf soprattutto (l'attore Torben Bille, presente anche in altri erotici danesi del periodo) risulta troppo accentuato e caricaturale nelle sue smorfie, nei suoi ghigni, nel suo forzato e fintissimo incedere zoppicante; poco credibile anche nella sequenza in cui violenta la giovane sposina col manico del suo bastone (...!)
Decisamente spassosi invece i numeri da cafè-chantant che madre ( ex Lila Lash, in arte) e figlio pianista riesumano per allietare i pomeriggi dell'unica anziana amica (di bevute) di casa.
Vista la delirante sigla iniziale, con protagonisti tutti i pupazzi a molla del nano sparsi per la casa, il potenziale per un film memorabile c'era tutto....
Purtroppo però THE SINFUL DWARF resta soltanto un cult a metà.

P.S. : Tony Eades (lo sposino) è incredibilmente il sosia preciso dell'attore Christian Bale....una somiglianza davvero assurda !