caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

OH, MY BUDDHA! regia di Tomorowo Taguchi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     6½ / 10  09/06/2010 14:33:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh, My Buddha!, ovvero una miscela educata tra la scurrilità e le tette di "American Pie" e il raggiungimento di sogni musicali di "Linda Linda Linda". Niente di nuovo, insomma, se non fosse per l'ambientazione e per lo stile anni '70.

Ma andiamo con ordine: il film è di Tomorowo Taguchi, storico attore giapponese, protagonista del capolavoro "Tetsuo" di Tsukamoto e interprete di centinaia di pellicole giapponesi. Ma il noto volto della settima arte nipponica dimostra un amore per il cinema da non sottovalutare, visto che in epoche recenti si è dato anche al difficile compito della regia e, ora, al secondo lavoro, dimostra comunque (sebbene una scrittura prevedibile e che il film non sia totalmente riuscito) un certo talento in fatto di tecnica.

Se ci sono due cose che funzionano perfettamente in "Oh! My Buddha!" sono lo stile e il cast. Il primo è delicato, leggero, insolito per quella che è una commedia volgarotta e mainstream, capace di creare la giusta atmosfera anni '70 (con fotografia e regia che ripercorrono minuziosamente lo stile delle pellicole dell'epoca) e il secondo, eccellente e simpatico, riesce andare al di là dei personaggi stereotipati della sceneggiatura per riuscire a divertire con quelle tre-quattro smorfie destinate a non scomparire.

Ma i volti da non dimenticare sono sostanzialmente tre: Watanabe Daichi, che incarna Jun con estrema simpatia, grazie anche ad un talento attoriale mai così affascinante in un ragazzo della sua età; Mineta Kazunobu nei panni di Hige Godzilla, attore sopra le righe e straordinario nel porre maggiore simpatia e, infine, la bravissima ma purtroppo poco presente attrice che incarna il ruolo della madre di Jun, perfetta nella sua parte di madre apprensiva, ma cordiale.

Ma ora torniamo al film: è la solita commedia adolescenziale giapponese che vuole fare l'americana in toni weird. Nulla di nuovo, soprattutto quando tenta di far ridere e non ci riesce (sebbene qualche risatina biricchina scappa comunque), mostrandoci poi il protagonista che, bravino, strimpella canzoncine dolcine per poi trasformarsi, in due secondi (!!) in un Jimi Hendrix dagli occhi a mandorla.

L'esagerazione (così come in "Swing Girls", dove le ragazze imparano a suonare in pochissimo tempo) è da sempre cardine nelle commedie musicali giapponesi (non, però, in "Linda Linda Linda"), ma qui si arriva all'esagerazione. Per fortuna che la prima canzone che Jun canta, "Eroticism Blue" spacca e fa dimenticare il resto.

Interessante anche la sottilissima critica all'insegnamento, con il prof che dice agli studenti "Capite di ciò che sto parlando? Ovvio che no, neanche io lo capisco", ma lasciata troppo in disparte, sulla superficie, preferendo situazioni comiche poco efficaci.

Finale beffardo che intontisce.

Un film simpatico, ma prescindibilissimo.