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ESECUZIONE AL BRACCIO 3 regia di Robert Malcolm Young

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The Gaunt     7½ / 10  26/09/2015 21:08:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nessuna escursione in ambienti esterni, un'impostazione teatrale ma dalla resa scenica piuttosto realistica di un microcosmo chiuso per eccellenza come quello carcerario. Ci sono assassini, strupratori e rapinatori divisi in tre principali etnie (bianchi, neri ed ispanici) con i propri leader e una gerarchia all'interno di ogni etnia e una gerarchia sociale dove il gradino più basso è rappresentato dalle classiche spie dei secondini. Fino a quando nel braccio non entra il gradino ancora più inferiore della spia, cioè uno short eyes. Lo short eyes è il detenuto che si è macchiato del reato più infamante che le regole della malavita comune possono concepire: gli abusi sessuali nei confronti dei minori. In poche parole un lo short eyes è un pedofilo. Non c'è etnia o divisione che regga, odio razziale o rancore reciproco pronto ad esplodere. C'è solo una legge superiore non scritta al quale bisogna dare applicazione: punire il pedofilo. Basta solo l'accusa per emettere una condanna dove i detenuti sono giudici e boia dell'imputato. Short eyes è la rappresentazione in fondo delle fasi di un processo come in M il mostro di Dusseldorf, in cui la criminalità comune giudicava un uomo, ma andando anche oltre il film di Lang. Non solo la criminalità ma anche chi rappresenta la legge, le guardie carcerarie, giudicano e condannano alla stessa stregua in maniera sommaria. Una punizione che non ammette deroghe. Un film emotivamente teso e ben recitato da parte del cast.